L’incredibile storia della ciclabile Termini- Sapienza di Roberto Gualtieri. Tredici mesi per 750 metri (1,9 al giorno) lottando con militari e senzatetto
Mentre prepara la sua famosa chitarra e arrotonda la voce per cantare il 31 dicembre prossimo al concerto di Capodanno al Circo Massimo per assenza di altri ospiti (via Tony Effe, rinunciano pure Mahmood e Mara Sattei) il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha deciso con sprezzo del pericolo di alimentare con tutto quel che può la divertente parodia che ne fa Maurizio Crozza. Nella sua trasmissione “Fratelli di Crozza” infatti il comico ligure ironizza sul “cronoprogramma” del comune di Roma sui cantieri del Giubileo che sta per iniziare. Ce ne erano infatti 200 urgenti e a un mese dall’evento ne erano stati portati a termine solo quattro. Ma Gualtieri non si deprime per così poco. Armato della nuova telecamerina Dji pocket3, con relativo microfono sul bavero della giacca, Gualtieri si trasforma in star di TikTok e di Instagram facendosi riprendere mentre celebra i grandi successi di qualche lavoro inspiegabilmente andato in porto. Lo ha fatto anche nell’ultima settimana, sprezzante del ridicolo cui stava esponendosi.
Il sindaco in bicicletta su TikTok per celebrare la realizzazione della sua operetta
Il sindaco si è messo alla vecchia maniera una molletta sul risvolto dei pantaloni, ha indossato un caschetto d’ordinanza ed è montato a bordo di una bicicletta al grido: «E ora, pedalare!». Mentre dalle parti della stazione Termini iniziava il suo ciclo tour, Gualtieri gongolava: «Un altro cantiere che chiude…» (quale? Il quinto su 200?), aggiungendo: «Un’altra bellissima pista ciclabile per Roma. Inauguriamo questo nuovo percorso davvero strategico che collegherà la stazione Termini con l’Università la Sapienza di Roma. Una nuova tappa importante per la mobilità sostenibile nella nostra città…». Un rullio di tamburi per enfatizzare il cantiere chiuso che forse sarebbe stato meglio riservare ad altra occasione. Sia perché qualsiasi studente dalla stazione Termini all’Università La Sapienza fino ad oggi andava tranquillamente a piedi in circa 10 minuti e quindi la ciclabile cambia assai poco nelle loro vite. Ma anche perché la storia di questo frammento di ciclabile è davvero di scuola per capire come non si fa un’opera pubblica.
La ciclabile ordinata dai giovani Pd del quartiere ha trovato i fondi durante il Conte bis
La ciclabile Termini-Sapienza nasce in realtà come progetto politico all’epoca del governo nazionale giallorosso, guidato da Giuseppe Conte. A lanciare la richiesta -. era l’autunno 2019- è infatti il gruppo dei giovani democratici (Pd) del secondo municipio di Roma proprio mentre due esponenti del Pd, Paola De Micheli (ministro delle Infrastrutture) e lo stesso Gualtieri (ministro Economia) sedevano nei posti chiave dell’esecutivo per questa operetta. Come dire di no a questi volenterosi giovani militanti di partito? E infatti sono stati trovati subito i fondi- 595 mila euro- per finanziare quella che bisogna chiamare “operetta pubblica”, visto che la ciclabile ha una lunghezza di 750 metri, appena qualche isolato. Fondi subito, ma poi anche questa cosa davvero semplice è diventata nel giro di poco una avventura.
Per il comune di Roma quella pista era l’antipasto di altri 150 km di ciclabili
Ci sono volute conferenze di servizi e procedure manco si trattasse di fare il raddoppio della variante di Valico dell’Autostrada del Sole. Così un’idea di alcuni ragazzi Pd del 2019 si è trasformata in un progetto vero e proprio solo quattro anni dopo. Il comune di Roma, guidato nel frattempo da Gualtieri, ha affidato la gara per la realizzazione alla società controllata Roma mobilità, che ha cantierato i lavori nel novembre 2023. Primo piccone il 16 novembre, data prevista per la realizzazione: febbraio 2024. Un arco di tempo già largo per soli 750 metri di ciclabile dove c’era già un marciapiede. Quel 16 novembre al cantiere è venuto anche l’assessore alla mobilità del comune di Roma, Eugenio Patanè che ha spiegato ai giornalisti: «Il percorso Sapienza -Termini è in coerenza con gli obiettivi che ci siamo posti di innervare la città di infrastrutture per la pedonalità e la ciclabilità intorno all’ossatura principale, che è quella del trasporto su ferro. Il nostro obiettivo è di realizzare altri 150 chilometri di piste ciclabili entro la fine della legislatura».
Costruiti solo 1,9 metri al giorno. Le altre ciclabili? Toccheranno ai bis nipoti di Gualtieri
Sembrava tutto facile, ma così non è stato. La ciclabile che già in quegli appena 750 metri viene interrotta due volte dall’attraversamento di corsi di grande ampiezza e traffico rendendone il percorso così più o meno rapido come quello sempre fatto dai pedoni, si è trovata di fronte un ostacolo cui non avevano pensato né il Comune né i progettisti: attraversava in un isolato l’intero compendio dell’Aeronautica militare, che ha fermato tutto pensando ai propri profili di sicurezza. In attesa di discuterne il cantiere ormai aperto si è subito fermato. E qualche senzatetto della Stazione Termini ha deciso che quello doveva diventare “la sua casa”, stabilendovi le masserizie. Ci sono voluti mesi per risolvere la questione con l’Aeronautica e poi per sgomberare i poveri occupanti abusivi. Ma Gualtieri alla fine ce l’ha fatta e ora gongola per il grande successo. I numeri però sono impietosi: riuscire a realizzare 750 metri di simil ciclabile in 13 mesi significa averne costruiti un po’ meno di 2 metri al giorno (1,92 per la precisione). Come ha detto il suo assessore, restano da costruire altri 150 km di ciclabile entro la fine del mandato, quindi in 1.095 giorni. Al ritmo dei lavori della Termini-Sapienza ci vogliono però 78.125 giornate di lavoro per realizzare quelle opere. Non vedremo quindi Gualtieri celebrarle su TikTok. Se va bene, toccherà ai suoi bisnipoti…