La lettera d’amore del 1943 nel carrello del supermarket: «Caro Tito…»
Valentina, 36 anni, e la figlia hanno trovato una lettera d’amore che risale al 1943 dentro un carrello per fare la spesa di un supermercato. La missiva risale al 20 febbraio ed è firmata da Luciana, studentessa di Modena. Il destinatario è Tito. «Caro Tito, rispondo alla tua ultima. Scusa la carta poco elegante, in questo momento non ne ho altra», è l’incipit. Poi la prima critica: «Avendo tu scritto che verrai a trovarmi fra qualche giorno non pensavo che intendessi poco meno di un mese». E ancora: «Visto che il qualche giorno va a finire ai primi di marzo rispondo a quest’ultima. Ma basta con risposte e lettere e cartoline», racconta l’edizione romana di Repubblica.
La missiva
La lettera prosegue con la rivelazione del ritorno a casa del padre, mentre il fratello Alberto ancora no. Probabilmente entrambi erano parte dell’Armir e si trovavano in piena campagna di Russia. Nel febbraio 1943 era già cominciata la ritirata. Che molti affrontarono tornando a piedi attraverso l’Europa. «Finalmente mio padre da 7 giorni è con noi. Puoi immaginare la mia gioia e sarà completa quando anche Alberto sarà qui. Ma per ora non viviamo che di speranza», dice Luciana. Che poi passa a toni più confidenziali: «Come ti va la vita? Che ne dici dell’inverno di Modena e di tutta questa neve? Io sto tutto il giorno in casa vicino alla stufa e a studiare naturalmente!». Poi il trasferimento: «D’accordo per la tua venuta a Modena per i primi di marzi salvo imprevisti, perché con mio papà di imprevisti del genere ne succedono più di uno ad ogni modo ti terrò informato. Tanti auguri per la tua nuova vita».
La caccia
Ora Valentina vorrebbe restituirla alla proprietaria o al proprietario. Ha fatto partire una caccia sui social network, ma per ora senza risultati: «Sicuramente è caduta dalla tasca o dal portafogli di qualcuno che teneva molto a questa lettera, per portarla sempre con sé».