In Evidenza Governo MeloniRussiaSiria
ESTERIRussiaTatuaggiUcrainaVladimir Putin

Sergei Polunin lascia la Russia. Il messaggio criptico del ballerino ucraino con il tatuaggio di Putin sul petto: «L’anima è fuori posto»

18 Dicembre 2024 - 23:20 Antonio Di Noto
sergei polunin lascia la russia
sergei polunin lascia la russia
Il danseur di fama mondiale è nato a Cherson ma da anni ha sposato la causa di Mosca. Solo che la scorsa estate qualcosa sembra essersi rotta tra lui e il Cremlino

Il ballerino di fama mondiale Sergei Polunin ha deciso di lasciare la Russia. «L’anima è fuori posto. Ringrazio la Russia per tutto fatto per me, ma è arrivato il momento in cui l’anima non si sente dove dovrebbe essere. Il mio tempo in Russia è scaduto da tempo». Sono queste le parole con cui il ballerino nato in Ucraina saluta il suo Paese adottivo. L’artista che a molti è noto per essere il ballerino di Take to Church di Hozier, per il suo sostegno alla Russia nonostante lui sia ucraino e per i tatuaggi del volto di Vladimir Putin che campeggiano sul suo petto e sulle sue spalle e per il suo spettacolo annullato nel dicembre 2022 da teatro Arcimboldi di Milano, si trasferirà con la moglie Yelena e i tre figli, ma non ha rivelato la destinazione.

«Mi dispiace per quello che ho potuto e non potuto fare»

Polunin è nato nel 1989 a Cherson, al centro dell’Ucraina oggi invasa dalla Russia. Dal 2019 è cittadino russo. È un sostenitore convinto dell’annessione della Crimea nel 2014 e dell’invasione dell’Ucraina del 2022. Per il suo appoggio, da Mosca ha ricevuto incarichi di rilievo, come la direzione del teatro dell’opera e del balletto di Sebastopoli, da cui è stato recentemente rimosso e sostituito. La scorsa estate, l’artista aveva denunciato su alcuni video online di essere seguito e di temere per la sicurezza della sua famiglia. Questo, unito alla sua rimozione dal prestigioso incarico, potrebbe aver influito sulla decisione di lasciare il Paese. Il messaggio lanciato su Instagram è suggestivo, ma poco lascia capire circa le regioni della decisione: «Le persone meritano di essere amate. Mi dispiace per quello che ho potuto o non ho potuto fare, ma sarò comunque utile. Ma ora devo fare molta strada, un’altra strada sconosciuta».

Articoli di ESTERI più letti
leggi anche