In Evidenza Governo MeloniRussiaSiria
ATTUALITÀAlpinismoBergamoGrotteLombardiaVideo

La speleologa bloccata a Bueno Fonteno liberata dopo 80 ore: chi ha pagato i soccorsi? – Il video

18 Dicembre 2024 - 15:45 Alba Romano
Per salvare la speleologa sono stati impiegati oltre 150 tecnici del Soccorso alpino per più di 14 ore al giorno

Oltre 150 tecnici del Soccorso Alpino impegnati per oltre 14 ore al giorno sono stati impegnati per più di tre giorni nel salvataggio di Ottavia Piana, la speleologa rimasta bloccata ferita nell’Abisso Bueno Fonteno. Intorno alle 3 di notte del 18 dicembre, la speleologa è stata estratta dalla grotta carsica, profonda oltre 500 metri, dove si era addentrata per esplorarne un’area ancora sconosciuta. Ora che la 32enne è al sicuro, sono in molti a chiedersi quale sia il valore economico di un tale dispiego di forze e come verrà coperto. Riassunto in una domanda: «Chi paga i soccorsi alla speleologa Ottavia Piana?».

L’assicurazione di Ottavia Piana paga i soccorsi per la speleologa

A fare chiarezza nelle scorse ore è stato il presidente della Società Speleologica Italiana Sergio Orsini. Contattato da La Stampa, ha messo un punto fermo. «Non i cittadini», ha chiarito escludendo la possibilità che il costo soccorsi ricada sui contribuenti. A pagare per il salvataggio della speleologa Ottavia Piana è «l’assicurazione, che copre i costi di soccorso in caso di infortunio». A sottoscrivere la polizza sono tutti i membri della Società Speleologica Italiana. Puntualizza Orsini riguardo i soccorsi per Ottavia Piana: «Abbiamo un accordo con Axa. Gli speleologi sono coperti sia per l’autosoccorso sia per l’utilizzo delle strutture del Corpo nazionale di soccorso alpino (come in questo caso, ndr). Sono assicurati da quando escono dalla macchina per andare verso la grotta no a quando ripartono per tornare a casa».

«Ci vuole l’attrezzatura adeguata»

Il presidente insiste: «Spesso si parla senza conoscere i dati. In Lombardia sono stati effettuati 1.754 interventi di soccorso in montagna nel 2023. Di questi solo sette hanno riguardato speleologi, la maggior parte invece sono persone che vanno in giro senza l’attrezzatura adeguata». Attrezzatura che Ottavia Piana aveva, come chiarisce il soccorritore Federico Catania: «Si trattava di una speleologa esperta ed era correttamente attrezzata. Posso dire che è stata una circostanza sfortunata». E aggiunge: «Noi non giudichiamo le persone che aiutiamo: sappiamo solo che c’è una persona in difficoltà e interveniamo.
Possiamo magari giudicare alcuni atteggiamenti sprovveduti, ma non era questo il caso».

Articoli di ATTUALITÀ più letti
leggi anche