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Femminicidio ad Ascoli: marito uccide la moglie e dopo si taglia le vene

19 Dicembre 2024 - 10:42 Ugo Milano
I carabinieri hanno pochi dubbi sulla dinamica ma saranno le indagini a fare chiarezza. I vicini: «Il marito doveva essere fermato prima»

Emanuela Massicci, 45 anni, è morta a casa sua per mano del marito: Massimo Malavolta, 48 anni, operaio di fabbrica. Ne sono praticamente certi i carabinieri. Ma si attende la perizia del medico legale per informazioni più dettagliate sull’omicidio che si è consumato nella notte a Ripaberarda, piccola frazione del comune di Castignano in provincia di Ascoli Piceno. Dopo quello che secondo le prime ricostruzioni è stato un accoltellamento scaturito in seguito a un litigio di coppia, l’uomo ha tentato il suicidio tagliandosi le vene. Successivamente ha chiamato i familiari i quali a loro volta hanno allertato le forze dell’ordine che intorno alle 5.30 sono arrivate alla palazzina dove la coppia viveva con i due figli di cinque e dieci anni e i familiari gestiscono un’osteria.

Il paesino sotto shock: «Il marito doveva essere fermato prima»

La tragedia si sarebbe consumata sotto gli occhi dei bambini che ora sono stati affidati ai nonni materni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Ripaberarda e del comando provinciale di Ascoli Piceno, insieme al reparto scientifico. Malavolta è piantonato all’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno e non risulta in pericolo di vita. Secondo le prime informazioni, i rapporti tra i coniugi erano da tempo tesi. Anche se le cause del litigio che ha scatenato l’omicidio non sono ancora state chiarite. Il procuratore capo di Ascoli Piceno, Umberto Monti, si è recato sul luogo del delitto per coordinare le indagini. Sono sotto shock molti dei 900 abitanti di Ripaberarda. Alcuni residenti hanno commentato amaramente che Malavolta «doveva essere fermato prima».

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