Gisèle Pelicot dopo la condanna dell’ex marito: «Un pensiero alle altre vittime di violenza». Deluse le associazioni: «Pene lievi per i 50 imputati»
«Penso alle vittime di stupro non riconosciute, le cui storie restano spesso nell’ombra. Voglio che sappiate che condividiamo la stessa lotta». Le prime parole di Gisèle Pelicot sono andate a chi ha dovuto subire il suo stesso incubo e poi affrontarne i traumi. La sua storia sconvolgente ha scosso la Francia, incredula come la vittima delle atrocità commesse per quasi 10 anni dal marito. Drogata, violentata, fatta abusare da decine di altri uomini mentre era incosciente. Ignara delle violenze subite dal 2011 al 2020, fotografate e archiviate dall’uomo ora condannato a 20 anni di carcere, il massimo della pena. Quelle foto lo hanno incastrato, dopo che il 72enne è stato accusato di molestie in un altro caso e sono stati sequestrati pc e hard disk. Da quel momento, Gisèle Pelicot ha scoperto di essere stata la protagonista a sua insaputa di un incubo, con le cui conseguenze dovrà ora convivere. Intanto i giudici nel processo per le violenze di Mazan hanno inflitto 20 anni a Dominique Pelicot. Mentre per gli altri 50 imputati le pene sono state inferiori alle richieste dei pm. Le 50 condanne variano dai 3 ai 15 anni, di cui due con pena sospesa e quattro con una pena parzialmente sospesa.
La delusione delle associazioni
«Quando ho aperto le porte di questo processo, il 2 settembre dello scorso anno, volevo che la società fosse in grado di cogliere i dibattiti che si sono svolti. Non mi sono mai pentito di quella decisione. Ho fiducia nella nostra capacità collettiva di cogliere un futuro in cui tutti, donne e uomini, possano vivere in armonia e comprensione reciproca», ha concluso in conferenza stampa Gisèle Pelicot davanti ai giornalisti e a un centinaio di persone all’uscita dal tribunale. La donna ha dichiarato di rispettare la sentenza dei giudici, mentre le associazioni che hanno seguito il suo processo si sono dette deluse. «Vergogna alla giustizia», hanno fatto sentire la loro voce le attiviste femministe ad Avignone. Nel mirino delle associazioni non tanto la condanna di Dominique Pelicot, quanto quelle agli altri 50 imputati, generalmente inferiori a quelle richieste dai pm.
Foto di copertina: EPA/Guillaume Horcajuelo