Propone lui, decide lui. Ma prima chiede a se stesso se è d’accordo. La straordinaria assemblea della società musicale di Marracash
Per preparare il suo settimo album registrato in studio, È finita la pace, Bartolo Fabio Rizzo, in arte Marracash, si era concesso un anno fa un anticipo di 250 mila euro per le prime spese. La somma, utilizzata per la costruzione di un album che spopola con tutte le sue canzoni nelle principali classifiche musicali, è registrata fra i «ratei e risconti passivi» della piccola cassaforte musicale del re dell’hip hop. Si chiama “Del Bar edizioni musicali srl” ed è al 100% di proprietà di Marracash, che ha scelto di fare il manager (amministratore unico) di se stesso. Nell’ultimo bilancio disponibile gli incassi sono stati di 1,681 milioni di euro con un utile finale di tutto rispetto: 356.544 euro, che Bartolo Fabio Rizzo ha scelto di accantonare in pancia alla società a riserva straordinaria per ogni evenienza futura. Per altro la Del Bar edizioni musicali ha buona liquidità sui conti correnti, dove risultavano depositati 1,759 milioni di euro, con un incremento di 697.216 euro rispetto all’anno precedente. E tutti i numeri di bilancio sono sicuramente destinati a salire, in parte per l’uscita del nuovo album di successo, in parte perché Marracash partirà nel 2025 per un tour talmente atteso da avere già moltiplicato le date inizialmente previste.
Marracash fa tutto da solo e non ha familiari coinvolti nei suoi affari
A differenza di quasi tutti gli altri suoi colleghi Bartolo Fabio Rizzo balla e canta da solo. Pur avendo un ottimo rapporto con la mamma (che gli ha telefonato in diretta durante la conferenza stampa di presentazione dell’album), non ha mai coinvolto né lei né altri familiari (ha un fratello minore) nel capitale o nella gestione operativa della sua società musicale che nell’ultimo anno ha voluto rafforzare patrimonialmente allargandone anche i compiti statutari. A differenza di molti altri colleghi che si fanno “mandare dalla mamma” e pure gestire da lei, Rizzo non proviene da una famiglia dell’alta borghesia lombarda o romana. È nato e cresciuto a Nicosia, in Sicilia, da una famiglia modesta di cui è orgoglioso: il papà faceva il camionista e la mamma era collaboratrice scolastica. La lenta scalata al successo è dovuta quindi soprattutto a se stesso.
La notaia di Limbiate è la sola a potere assistere allo spettacolo di queste assemblee
Questo ballo da solo di Marracash diventa quasi comico a leggere i verbali societari della Del bar edizioni musicali srl depositati alla Camera di commercio. Varrebbe quasi la pena di assistere a questi spettacoli che si svolgono di tanto in tanto o nella sede sociale o a Limbiate, nello studio del notaio di fiducia, Maria Alessandra Mazzei Tull. Perché quel giorno vengono convocati per l’assemblea ordinaria o straordinaria della società tutti i soci. E ce ne è uno solo: Marracash. Poi vengono convocati tutti gli amministratori. E c’è solo l’amministratore unico, Marracash, che funge da presidente dell’assemblea. Qui uno vale uno e uno solo esiste. Ma i verbali hanno prosa da commedia dell’arte: «Prende la parola il Presidente, il quale autorizzato dall’unanimità degli intervenuti alla trattazione unitaria degli argomenti posti all’ordine del giorno, espone le prospettive di sviluppo dell’attività sociale».
L’ultimo bilancio approvato tutto da solo in collegamento telefonico con se stesso
L’assemblea che ha approvato l’ultimo bilancio della società è una sorta di capolavoro in questo genere di soliloquio. Perché uno solo poteva fare tutto, ma quell’uno quel giorno non poteva nemmeno essere presente fisicamente. Così si è collegato telefonicamente con se stesso. E il verbale recita così: «È presente, tramite collegamento telefonico, l’Amministratore Unico, il sig. Bartolo Fabio Rizzo, che funge da Presidente. (…) Il Presidente, dopo aver verificato la regolarità dello svolgimento dell’assemblea con l’intervento di tutti i partecipanti alla riunione in collegamento telefonico, la presenza in collegamento telefonico del 100% del capitale sociale e dell’organo amministrativo, l’identità dei partecipanti e la legittimazione degli stessi a partecipare all’assemblea il regolare funzionamento del collegamento telefonico e la possibilità per i soggetti collegati in audio conferenza di seguire e di intervenire alla discussione in tempo reale e preso atto che nessuno si oppone alla trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, dichiarandosi tutti adeguatamente informati sui relativi contenuti, dichiara l’odierna assemblea validamente costituita in forma totalitaria e atta a deliberare». Una recita che meriterebbe il premio Oscar.