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Roma, i furbetti del pass che rubano i parcheggi ai disabili: «Vedo uscire dalle auto sempre persone sane»

19 Dicembre 2024 - 08:09 Alba Romano
pass disabili posti rubati roma
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«Solo cinque minuti», è la formula magica con cui agiscono di solito. Ma ci sono tecniche più raffinate. Come i permessi modificati a penna, quelli di amici spacciati per propri e i falsi

Se sei un disabile e hai un’automobile a Roma dovrai combattere con gli incivili. Ovvero quelli che rubano i posti auto a loro dedicati. «Solo cinque minuti, vado di fretta», è la formula magica con cui agiscono di solito. Ma ci sono tecniche più raffinate. Come i permessi modificati a penna, quelli di amici spacciati per propri e i contrassegni totalmente falsi. Il Messaggero oggi raccoglie la voce di Vincenzo Falabella, presidente della Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap: «In città manca il rispetto delle persone che, noncuranti dei problemi altrui, usano i nostri posti senza averne titolo e soprattutto esigenza. Perché loro possono sostare ovunque, noi no. Abbiamo bisogno di spazi dedicati».

I pass per disabili a Roma

Falabella dice che gli arrivano segnalazioni di persone che non riescono a usare i parcheggi: «Un nostro consigliere, per esempio, deve venire quasi ogni giorno in Centro per impegni di lavoro. Mma ormai ha rinunciato a usare l’auto perché tanto non riesce mai a parcheggiare». I dati della polizia stradale dicono che dall’inizio del 2024 sono stati 40 mila gli interventi per condotte illecite sugli spazi riservati. Dal primo gennaio al 30 novembre 2024, il numero delle violazioni per sosta irregolare sugli spazi riservati ha superato la soglia delle 12mila infrazioni. E i vigili hanno controllato 35 mila permessi grazie ai dispositivi di lettura ottica Rfid.

1.500 irregolarità

Dal primo gennaio al 30 novembre 2024, le irregolarità sono state oltre 1500. In 160 casi il contrassegno è stato ritirato perché era scaduto. Una decina, invece, quelli per cui è scattato il sequestro in quanto il pass era falso. Sei persone sono state denunciate. Ma la tecnica preferita è l’uso del pass del parente disabile. «La gente se ne approfitta facendo finta che il pass sia legato all’auto, quando invece è connesso alla presenza della persona disabile a bordo», dice l’avvocato Alebssandro Bardini. Che a piazzale Clodio vede «uscire dalle auto parcheggiate sulle strisce gialle persone che usano senza nessun problema le loro gambe. Persone che quindi non hanno nessun tipo di disabilità».

Le nuove tecnologie

Con le stampanti sempre più evolute poi creare contrassegni falsi è diventato più facile. L’ultimo caso è quello di una 67enne che aveva modificato la data di scadenza. E così, il documento scaduto nel 2023 poteva essere usato anche per il 2024. Per lei è scattata la denuncia per contraffazione.

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