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La fantasiosa storia dei libri che avrebbero predetto la pandemia Covid-19

20 Dicembre 2024 - 14:09 David Puente
Due vecchie narrazioni già smentite nel 2020

Circola una vecchia falsa notizia risalente al 2020. Secondo la narrazione, due libri avrebbero predetto la pandemia di Covid-19, uno di questi addirittura nel 1981. In realtà, ci siamo già occupati di questi due casi nel 2020, riscontrando modifiche ai testi e fantomatiche previsioni estreme basate su avvenimenti recenti da parte di una ciarlatana.

Per chi ha fretta

  • Il primo libro parlava di un virus creato in laboratorio nell’Unione Sovietica chiamato «Gorki-400».
  • Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, il libro è stato aggiornato con una nazione ancora esistente e che risultasse interessante per i lettori. La scelta è ricaduta sulla Cina.
  • Il secondo libro è una fantasiosa presunta profezia basata su elementi recenti alla sua pubblicazione, ma ben lontana dalla realtà.

Analisi

Ecco come viene condivisa la falsa notizia nel 2024:

AVVERTENZE DI VIRUS NEL 1981 DUE autori sembravano predire la corona- virus decenni prima della falsa dell’epidemia. Decano II thriller di Koont The Eyes Ot Darkness, pubblicato nel 1981, racconta la storia di un virus letale creato dall’uomo a Wuhan la stessa Città cinese dove è scoppiato il coronavirus OUL in un’altra spettrale coincidenza il destino… libro giornaliero End Of Days – scritto da American sensitiva Sylvia Browne e pubblicato nel 2008 – previsto qui sarebbe FALSA pandemia globale nel 2020. Tutto altamente premeditato.Qui il carcere dovrebbe essere sicuro per tutti.

Il libro modificato

Ci siamo già occupati del libro nel 2020. Scritto nel 1981 da Dean Koontz Novel, dal titolo «The Eyes of Darkness», parla di un’epidemia scoppiata nella città di Wuhan in Cina. Tuttavia, si tratta di una versione modificata del testo originale del 1981 che parlava invece dell’Unione Sovietica. La storia era ambientata nella cittadina di Gorki Leninskie, non a Wuhan. Ecco una pagina del libro originale:

Il virus si chiamava «Gorki-400» e, secondo la narrazione, venne creato in laboratorio con un tasso di mortalità del 100% e un periodo di incubazione di 4 ore. Nella realtà, non ci sono prove che il Sars-Cov-2 abbia origine in laboratorio, ha un tasso di mortalità molto più basso rispetto a quello descritto nel libro e e il periodo di incubazione rilevato nel 2020 risulta di 14 giorni circa.

Il libro era stato modificato a seguito della caduta dell’Unione Sovietica al fine di mantenere un sentimento di timore verso un virus misterioso e letale. Anche il virus cambiò nome da «Gorki-400» a «Wuhan-400».

Il libro di Sylvia Browne

La narrazione che circola riporta anche un altro libro, quello di Sylvia Browne dal titolo «End of Days». Ce ne siamo occupati sempre nel 2020. Risulta pubblicato nel 2008, molto tempo dopo la comparsa del Sars-Cov che diede origine all’epidemia di SARS del 2003. La formula con la quale Sylvia riporta le sue «profezie» è tipica dei «veggenti da quattro soldi» in stile Nostradamus, proponendone a raffica nella speranza che qualcuna si avvicini alla realtà. Anche per quanto riguarda le date è molto vaga, infatti parlava di una grave malattia che si sarebbe scatenata «intorno al 2020», e non «entro il 2020» come molti hanno interpretato, rendendo di fatto la datazione imprecisa e variabile (2018, 2019, 2020, 2021, 2022…). Il libro parlava di una malattia resistente a tutti i trattamenti, eppure già dal 2020 riscontravamo persone guarite e che per sopravvivere sono stati sottoposti a trattamenti già noti.

Sylvia Browne, deceduta nel 2013, viene descritta come una «medium», ma di fatto fallimentare e truffaldina. In cerca di notorietà, si era inventata la morte di una ragazza scomparsa, Amanda Berry, sostenendo di «averle parlato dal paradiso». La madre della ragazza, Louwana Miller, morì nel 2006 mentre Amanda venne ritrovata nel 2013.

Conclusioni

I testi citati non hanno previsto la pandemia Covid-19. Tutto nasce da una serie di modifiche e interpretazioni che però non coincidono con la realtà.

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