Firenze, riapre dopo 8 anni il Corridoio Vasariano: il “passaggio segreto” che unisce Palazzo Pitti e Palazzo Vecchio, passando per gli Uffizi
Riapre dopo 8 anni il Corridoio Vasariano, il “passaggio segreto” che permetteva ai granduchi di Toscana di muoversi in sicurezza tra Palazzo Pitti e la sede del governo a Palazzo Vecchio. Domani, 21 dicembre, il pubblico potrà di nuovo percorrere il camminamento che era rimasto chiuso dal 2016 per interventi di adeguamento alle norme sulla sicurezza. I lavori sono costati 10 milioni di euro e si sono conclusi solo qualche settimana fa. Per accedere si dovrà pagare un supplemento al biglietto per la Galleria degli Uffizi. Gli ingressi saranno contingentati.
Il corridoio
Lungo 750 metri, il corridoio attraversa la città e l’Arno, passando sopra le botteghe di Ponte Vecchio. Giorgio Vasari lo realizzò nel 1565 per volontà del Duca Cosimo I de’ Medici, in occasione del matrimonio del figlio Francesco con Giovanna d’Austria. Nel tempo è divenuto uno spazio museale che ha conosciuto diversi allestimenti, fra cui quello celebre degli autoritratti: per il momento, però, il Corridoio si pone come un semplice “tunnel aereo”, e non ospita opere d’arte del patrimonio delle Gallerie degli Uffizi.
Giuli: «Un capolavoro nel capolavoro»
La riapertura «restituisce a Firenze e all’Italia un capolavoro nel capolavoro», ha dichiarato il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Il ministro si è detto «sicuro che la riapertura del Corridoio Vasariano sarà accolta con fervore da cittadini e turisti, e darà nuovo slancio alle attività culturali ed espositive, ai programmi e ai servizi destinati ai visitatori che ogni giorno vogliono ammirare i tesori artistici di Firenze».
Giani: «Riaprire il Corridoio Vasariano è un’emozione per chi ama Firenze e la Toscana»
La riapertura del Corridoio, secondo il presidente della Toscana Eugenio Giani, «è il più bel regalo di anniversario per Cosimo I dei Medici e Giorgio Vasari, che esattamente 450 anni fa lasciavano questa terra dopo che il primo aveva fatto il Granducato di Toscana, di cui fu il primo ad essere alla guida, mentre il secondo aveva progettato e realizzato il Corridoio che porta il suo nome, il Corridoio Vasariano. Riaprirlo è un’emozione per chi ama Firenze e la Toscana».
L’allestimento spiegato dal direttore degli Uffizi
«Questa nudità rinascimentale ha una sua potenza molto particolare, che abbiamo scoperto noi stessi nell’ultima fase dei restauri, e credo sia un’opportunità scoprirlo vuoto per una prima fase, così come lo conobbero e lo attraversarono i primi Medici», ha spiegato Simone Verde, direttore delle Gallerie degli Uffizi. Che però ha anche garantito: «Poi ovviamente seguirà un progetto di allestimento al quale stiamo lavorando e che vi presenteremo a tempo debito».
In copertina: ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI I Alcuni scorci e vedute del camminamento del Corridoio Vasariano riaperto dopo otto anni di lavori di restauro a Firenze, Italia, 20 dicembre 2024.