Friuli-Venezia Giulia è la Regione d’onore della Niaf, la versione di Fedriga a Open: «È falso che abbiamo acquistato il riconoscimento»
In un articolo di Repubblica, poi eliminato dal sito del quotidiano, si leggeva che il Friuli-Venezia Giulia avesse «comprato il riconoscimento di Regione d’onore negli Stati Uniti». Anche Open ha ripreso la notizia che, però, il presidente Massimiliano Fedriga ha subito smentito. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e ha spiegato il funzionamento del titolo assegnato dalla Niaf, la National Italian American Foundation. «È esattamente il meccanismo del Salone del Libro, dove ogni anno viene individuata una Regione ospite». In cambio di uno spazio più grande e di eventi dedicati, il territorio “ospitato” affronta un maggiore investimento per la partecipazione al Salone. Ecco, Fedriga ha voluto chiarire che «a differenza di quanto scritto da Repubblica, nessuna Regione può pagare per diventare Regione d’onore. È un riconoscimento che viene assegnato, i soldi servono per organizzare le iniziative di promozione che durano tutto l’anno e servono a far conoscere il territorio negli Stati Uniti».
Il presidente del Friuli-Venezia Giulia ha ricordato, per esemplificare le ragioni della spesa, gli eventi fatti a New York, le convention davanti alle imprese americane, la presenza sui mezzi di comunicazione, la cena con gli stakeholder. «Come succede al Salone del Libro», ha ribadito. «Non si tratta di un premio, ma della promozione di una Regione che si sviluppa lungo il corso dell’anno. Ed è molto utile: da queste iniziative sono derivati una serie di investimenti di imprese americane nei nostri territori, mentre i nostri imprenditori stanno riuscendo a espandere i loro interessi commerciali negli Stati Uniti». Nel 2025, la Regione d’onore sarà il Lazio. L’anno successivo la Lombardia, quello dopo ancora riceveranno il riconoscimento Abruzzo e Molise insieme. «Come Conferenza delle Regioni, abbiamo siglato un protocollo per cui spetta alla stessa Conferenza decidere quale sarà la Regione d’onore per ciascun anno», ha aggiunto Fedriga. Prima, invece, era il direttivo della Niaf a ricevere le candidature per poi scegliere un territorio.
Prima del Friuli-Venezia Giulia, erano state la Toscana e l’Emilia-Romagna, rispettivamente nel 2022 e nel 2023, ad ottenere il titolo. Ed è proprio nell’ambito degli eventi organizzati dagli emiliano-romagnoli che Fedriga, invitato in quanto presidente della Conferenza delle Regioni, ha incontrato e stretto la mano a Joe Biden. «Dall’articolo di Repubblica sembra quasi che abbia pagato per vedere il presidente degli Stati Uniti. Ma le falsità scritte sono tante». Potrebbero esserci delle conseguenze legali, perché, ha concluso Fedriga, «è stata infangata un’occasione che, in realtà, è utilissima per le Regioni. C’è la rincorsa, ogni anno, per poter ricevere il riconoscimento. Ma i soldi investiti non c’entrano nulla con l’aggiudicazione, servono per la promozione del territorio». Ciascuna Regione, ogni anno, decide quale somma impiegare per il marketing nell’ambito delle iniziative della Regione d’onore. Il Friuli-Venezia Giulia ha speso 150 mila euro, «ma è a discrezione di ogni amministrazione. Se Repubblica avesse chiamato me o il mio portavoce, avrebbe evitato di scrivere una sequela di falsità».