Imane Khelif contro Giorgia Meloni: «Ha partecipato a una campagna d’odio che mi ha rovinato la vita. Angela Carini? Era un’amica»
«Senza controllare le fonti, Giorgia Meloni ha partecipato a una battaglia contro di me che ha sfregiato la mia immagine, la mia vita, e tutto il duro lavoro che ho fatto per raggiungere il mio posto». Sono queste le parole della pugile algerina Imane Khelif nel ripercorrere la tormentata estate delle Olimpiadi di Parigi. Nonostante la medaglia d’oro nella sua categoria, l’atleta non ricorda quello dei giochi come un periodo sereno. Le polemiche che l’hanno investita a causa del suo iperandrogenismo e del suo aspetto fisico che qualcuno ha usato come ragioni per attaccarla, sostenendo falsamente che pur competendo con altre donne lei una donna non lo fosse.
«Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine»
«Non augurerei a nessuna persona al mondo quello che mi è successo alle Olimpiadi di Parigi. È stata una campagna di puro odio e bullismo. Ha sfregiato la mia immagine, la mia vita e tutto il duro lavoro che ho fatto per raggiungere il mio posto. Tutti coloro che hanno partecipato a questa battaglia — Trump, Elon Musk, Meloni — lo hanno fatto senza controllare le fonti. Artisti, persone famose, presidenti non hanno capito che sono solo una ragazza che cerca di raccogliere i frutti di tantissimi sforzi. È stata una guerra folle il cui unico obiettivo era creare il caos e buttarmi fuori dalla competizione. Ma alla fine ho dimostrato al mondo che sono qui», ha dichiarato Khelif in un’intervista rilasciata a Repubblica.
Cosa ha detto Giorgia Meloni su Imane Khelif
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva detto di non essere d’accordo con i parametri del Comitato Olimpico Internazionale che hanno permesso a Khelif di gareggiare. Secondo la premier, la gara contro l’italiana Angela Carini non è stata combattuta ad armi pari. Elon Musk – che la pugile algerina ha denunciato per molestie – aveva pubblicato un post su X secondo cui «gli uomini non appartengono agli sport femminili». Mentre Trump sosteneva che Khelif fosse «un trans, un bravo atleta uomo».
Angela Carini era un’amica
Un po’ di spazio nell’intervista trova anche l’avversaria italiana del match più contestato: Angela Carini. La pugile azzurra ha recentemente lanciato un velato attacco alla collega algerina: Ho detto allora che non giudico nessuno. Però sarebbe bene che neanche Imane lo facesse con me. Non voglio aggiungere altro». Su di lei, Khelif afferma: «Angela era un’amica. Ci siamo allenate insieme ad Assisi. Ci sentivamo sempre. Ma dopo l’incontro non ci siamo più parlate. Forse in futuro».
Immagine di copertina: ANSA / ANGELO CARCONI