Manovra, arriva il sì della Camera alla fiducia: atteso in serata il voto finale. Maggioranza divisa su multe ai No-vax e norma anti-Renzi
Primo sì alla legge di bilancio 2025 alla Camera. Il governo Meloni ha incassato la fiducia sulla manovra con 211 voti favorevoli e 117 contrari. Il voto finale al provvedimento arriverà in serata, intorno alle 22.30, e in diretta tv. La maggioranza ha lavorato a una manovra che vale circa 30 miliardi di euro.
Cosa manca
Alle votazioni erano presenti i ministri Giancarlo Giorgetti (Economia) e Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento). Il passaggio alla Camera non è avvenuto senza attriti. La maggioranza si è infatti divisa sull’ordine del giorno presentato dalla Dem Simona Bonafè. Il testo della deputata del Pd puntava a «garantire la piena e rapida attuazione dei procedimenti sanzionatori» nei confronti dei “No vax” «escludendo quindi ogni ulteriore proroga o modifica alla legge vigente finalizzata ad evitare che le multe ai cittadini inadempienti vengano sospese o condonate». Il governo aveva dato parere contrario e infatti la maggior parte dei parlamentari ha seguito l’indicazione dell’esecutivo tranne 7 rappresentanti di Forza Italia. I deputati della Lega hanno invece prima presentato e poi ritirato un ordine del giorno contro la norma cosiddetta “anti-Renzi”. Il provvedimento, a prima firma Ingrid Bisa, è stato ritirato prima che il rappresentate del governo potesse dare il suo parere. L’atto, oltre a Ingrid Bisa, era stato firmato anche da Simonetta Matone, Davide Bellomo, Jacopo Morrone e Valeria Sudano. I lavori continueranno fino a tarda sera in modo da ottenere il via libero definitivo da Montecitorio prima di Natale e quindi rinviare l’approvazione al Senato al 27 e 28 dicembre. I parlamentari stanno ora procedendo con le votazioni delle tabelle e degli ordini del giorno. La maggioranza di governo ha l’obiettivo di inserire le ultime modifiche proprio sfruttando gli odg. A disposizione ci sono ancora 115,5 milioni di euro in tre anni. Queste risorse rappresentano i residui della dote riservata alle modifiche parlamentari. Il governo Meloni ha deciso di distribuire questi soldi in diversi finanziamenti, dagli «investimenti in materia di infrastrutture» alle «associazioni e fondazioni operanti sul territorio». Nell’elenco predisposto dall’esecutivo dovrebbe trovare spazio anche un fondo per «l’acquisto di arredi per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado». Alle 20.00 il Consiglio dei ministri si riunirà per approvare la nota di variazione di bilancio. Il passaggio definitivo alla Camera arriverà alle 22.30 in diretta tv sulla Rai.