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Caso Open Arms, oggi la sentenza a Palermo su Salvini: i giudici si ritirano in camera di consiglio

20 Dicembre 2024 - 12:01 Redazione
matteo salvini sentenza condanna open arms
matteo salvini sentenza condanna open arms
L'accusa ha chiesto sei anni di carcere per il leader della Lega. Il verdetto è atteso non prima delle 18

Matteo Salvini è nell’aula bunker del carcere “Pagliarelli” di Palermo dove oggi – venerdì 20 dicembre – verrà letta la sentenza sul caso Open Arms. Il ministro delle Infrastrutture, che all’epoca ricopriva il ruolo di titolare del Viminale, è imputato per il reato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio dopo aver impedito per 19 giorni lo sbarco di 147 persone, tra cui minori, soccorse in tre distinte operazioni dall’organizzazione non governativa spagnola nell’agosto del 2019. «Rifarei e rifarò tutto quello che ho fatto – ha detto il leader della Lega -. Sono felice delle dimostrazioni di affetto di tantissimi italiani, quindi entro in quest’aula orgoglioso del mio lavoro». Con lui, in aula, c’è la sua avvocata Giulia Bongiorno, che ha chiesto per il suo assistito «l’assoluzione perché il fatto non sussiste». Presente tra il pubblico anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. La sentenza è attesa non prima delle 18.

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I giudici si sono ritirati in camera di consiglio, dopo brevi repliche della Procura e della difesa. L’accusa è rappresentata dalla procuratrice Marzia Sabella e dai pm Gery Ferrara e Giorgia Righi che, lo scorso 14 settembre, al termine della requisitoria, hanno chiesto una condanna di sei anni di carcere per Salvini. Al processo sono costituti parte civile alcuni dei profughi trattenuti a bordo della nave catalana e tra gli altri Legambiente, Arci, l’associazione AccoglieRete, Giuristi Democratici, il Ciss, Mediterranea Saving Humans, Cittadinanza Attiva, Oscar Camps, direttore della ong Open Arms, il comandante della nave a cui fu impedito l’attracco, Reig Creus, e il capo missione Anna Isabel Montes, il Comune di Barcellona, l’associazione Emergency e Asgi (Associazione studi giuridici immigrazione). Il dibattimento è cominciato il 15 settembre del 2021: sono state celebrate 24 udienze e sentiti 45 testimoni. 

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