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Il topo anfibio, il pesce blob, la salamandra arborea e lo scoiattolo nano: gli animali più strani scoperti nella foresta peruviana

20 Dicembre 2024 - 09:56 Antonio Di Noto
La zona esplorata è l'Alto Mayo, minacciata dalla deforestazione e dalla sempre maggiore densità abitativa umana

Sono 27 le nuove specie animali scoperte in una «emozionante» spedizione in Perù in cui i ricercatori hanno esplorato la regione dell’Alto Mayo, minacciata dalla deforestazione e dalla sempre maggiore densità abitativa umana. Il viaggio ha avuto luogo tra giugno e luglio 2022 ha coinvolto 13 scienziati a cui si sono aggiunti i tecnici e alcuni membri delle popolazioni indigene locali. Alcuni animali tra quelli catalogati sono piuttosto insoliti: c’è un roditore anfibio, un pesce blob dalla testa molle e uno scoiattolo nano. Oltre a loro ci sono due mammiferi, otto pesci, dieci farfalle e tre anfibi. Mentre altre 48 specie devono ancora essere catalogate e potrebbero sommarsi a quelle appena scoperte.

ll topo anfibio «scioccante»

La scoperta del topo anfibio è stata «scioccante ed emozionante», ha raccontato a Reuters Trond Larsen, direttore della biodiversità e della scienza degli ecosistemi presso il Moore Centre for Science dell’organizzazione Conservation International. «Appartiene a un gruppo di roditori carnivori e semiacquatici». «Sono tutte specie estremamente rare e difficili da incontrare. Il che conferisce loro uno status quasi mitico tra gli esperti di mammiferi. Noi siamo riusciti a trovarlo in una sola zona paludosa della foresta. Un’area che rischia di scomparire a causa della deforestazione. E con essa il roditore, che non potrebbe vivere da nessun’altra parte».

Trond Larsen

Il pesce blob dalla testa molle

Larsen ha descritto anche una “nuova” specie di salamandra arborea – con le «gambette tozze» e il corpo color nocciola – e uno scoiattolo nano lungo appena 14 centimetri. Anch’esso color nocciola, «sta nel palmo di una mano ed è velocissimo». Ma la scoperta di cui Larsen è più entusiasta è il pesce blob dalla testa molle. «Sembra simile alla specie di pesce gatto con cui è imparentato ma ha una bizzarra estensione a forma di blob maculata all’estremità della testa». «Se dovessi fare delle ipotesi – ha aggiunto lo scienziato potrei supporre che abbia a che fare con gli organi sensoriali nella testa, o potrebbe aiutare il controllo del galleggiamento, fornire riserve di grasso o aiutare nella ricerca di cibo»

Robinson Olivera

Immagine di copertina: Ronald Diaz

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