Tony Effe: «Al mio concerto a Roma non sarò solo». Forse Mahmood e Mara Sattei tra gli ospiti. E il Circo Massimo rimane ancora senza big
Tony Effe ha precisato ai suoi followers su Instagram che per il concerto del 31 dicembre al Palazzo dello Sport all’Eur ci saranno anche altri artisti. Il trapper, accusato di misoginia per i suoi testi e per questo scartato dall’evento di fine anno romano, organizzato dall’amministrazione Gualtieri per il Circo Massimo, non sarà solo. Per la sua data il biglietto è di soli 10 euro e il ricavato andrà alle associazioni contro la violenza sulle donne. Tra i possibili ospiti, secondo l’Adnkronos, ci sarebbero Mahmood e Mara Sattei, i due artisti che avrebbero dovuto esibirsi con lui e che si sono poi sfilati dopo lo stop del Comune. Nel mentre l’altro concerto, quello tradizionale organizzato dal Campidoglio, rimane ancora senza cast. A cinque giorni dallo scoppio del caso Tony Effe ancora nessun big è stato messo in sostituzione ai tre artisti assenti.
E ora arriva anche il Codacons
Il Codacons ha inviato una diffida urgente al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al Ministero dell’economia affinché sia ritirata l’autorizzazione concessa per la data del Palaeur. Roma Capitale e il Mef, infatti, hanno partecipazioni rispettivamente al 10% e al 90% nella società Eur Spa che gestisce il Palaeur. «Ritenuto che il sindaco di Roma comproprietario del Palaeur insieme al Mef ha ritenuto pericoloso per ordine pubblico, in relazione alle continue violenze alle donne e ai quotidiani femminicidi, e ha vietato una piazza a chi se ne fa da anni portatore con testi violenti e sessisti – scrive il Codacons nella diffida – Ritenuto che gli stessi pericoli sono derivanti dall’ipocrita spostamento da una piazza a un teatro ambedue sotto il controllo e la necessità di autorizzazione da parte di enti pubblici», si diffida Eur Spa, il Ministero dell’economia in persona del Ministro, e il Sindaco di Roma a «non concedere il Palaeur per esibizioni di cantanti che inneggiano alla violenza verso le donne». «Il sindaco Gualtieri apre gli occhi per la piazza del Circo Massimo e giustamente esclude dal concerto canzoni che rappresentano una violenza contro le donne, ma gli stessi occhi li chiude se la violenza viene portata in un’altra struttura pubblica gestita dal Comune – afferma il presidente Carlo Rienzi – Una inaccettabile ipocrisia contro la quale abbiamo dovuto oggi diffidare lo stesso sindaco e il Ministero, affinché non siano usati due pesi e due misure su un tema così delicato come quello della violenza sulle donne».