In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ATTUALITÀArrestiCalabriaCarcereGiovaniInchiesteReggio CalabriaViolenza sessualeViolenza sulle donne

Reggio Calabria, violenze sessuali di gruppo su una minorenne: in carcere tre giovani

21 Dicembre 2024 - 11:22 Alba Romano
violenze sessuali minorenne reggio calabria
violenze sessuali minorenne reggio calabria
I fatti, secondo quanto ricostruito dai pm, sarebbero stati commessi dal gennaio 2022 al novembre 2023

Tre giovani sono stati arrestati nella provincia di Reggio Calabria con l’accusa di violenza sessuale di gruppo aggravata nei confronti di una minore. I reati, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero stati commessi dal gennaio 2022 al novembre 2023, quando gli indagati erano ancora minorenni. Il giudice per le indagini preliminari, Roberto Di Palma, ha accolto la richiesta della procura dei minori e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i tre ragazzi indagati.

Le intercettazioni e gli arresti

Il trasferimento dei tre indagati nell’istituto penale per i minorenni è stato disposto lo scorso 17 dicembre ma se ne è avuta notizia solo dopo alcuni giorni. Il loro arresto è scattato nell’ambito dell’inchiesta «Masnada» della procura di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, su un’inquietante vicenda sessuale di gruppo che si sarebbe consumata a Seminara, nella piana di Gioia Tauro. Grazie a una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali, i pm sono riusciti a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre indagati giovanissimi, che avrebbero compiuto reiterate violenze di gruppo ai danni di una ragazza, anche lei all’epoca dei fatti minorenne.

Il reclutamento e le registrazioni video

I magistrati avrebbero descritto la personalità dei tre indagati – ora detenuti in carcere in attesa del processo – come «del tutto sganciata dalle regole del vivere civile e totalmente orientata verso il soddisfacimento dei più biechi istinti sessuali». L’inchiesta giudiziaria avrebbe evidenziato anche un altro particolare inquietante: gli indagati avrebbero fatto una vera e propria campagna di reclutamento per trovare partecipanti alle violenze di gruppo. La ragazzina, inoltre, sarebbe stata costretta ad accettare la ripresa video degli atti sessuali.

Foto di copertina: Dreamstime/Tinnakorn Jorruang

Articoli di ATTUALITÀ più letti
leggi anche