Oslo, così l’ex ha tentato di uccidere la studentessa fiorentina che l’aveva lasciato: un fendente dall’orecchio alla carotide, poi decine di coltellate
Non ha temporeggiato, non ha cercato il dialogo, si è mosso dritto verso l’obiettivo. Un informatico poco più che 20enne, cittadino norvegese di origini indiane, ha fatto irruzione nel negozio dove la sua ex stava lavorando. Martina Voce, 21enne fiorentina che vive a Oslo, è stata subito colpita da un fendente al viso, che le ha causato un taglio dall’orecchio fino alla carotide. Poi la furia dell’uomo si è scatenata con altre coltellate, «decine» scrive l’Ansa. La ragazza ha cercato di difendersi dall’ex che non si rassegnava alla fine della loro relazione. I colleghi di Smak aV Italia, negozio di eccellenze italiane nella capitale norvegese, sono intervenuti per salvarla. Uno di loro è riuscito a porre fine alla colluttazione, ferendo l’aggressore. I fatti risalgono a venerdì 20 dicembre, a mezzogiorno circa. Adesso, sia Martina Voce che l’uomo, arrestato per tentato omicidio, si trovano ricoverati in ospedale, entrambi in coma farmacologico.
Il racconto dei testimoni
Voce aveva deciso di interrompere la relazione lo scorso settembre. Da quel momento, l’aggressore ha iniziato a tempestarla di chiamate e messaggi, non accettando di essere stato lasciato. Gli investigatori stanno aspettando che le sue condizioni di salute migliorino per sottoporlo a interrogatorio. Intanto, un collega della vittima, che per difenderla ha accoltellato l’aggressore, è stato rilasciato dopo un breve arresto. Decisive le testimonianze delle persone presenti nel negozio: «Ha agito in una situazione d’emergenza», ha spiegato la polizia in un comunicato. Uno dei testimoni ha raccontato: «Ho visto qualcuno che stava prestando il primo soccorso alla vittima, c’era molto sangue e la polizia è arrivata molto velocemente poco dopo». Mentre l’amministratore delegato della catena di negozi Smak aV Italia, Comelli, ha dichiarato all’Ansa: «Dobbiamo ringraziare due dipendenti dei nostri negozi, un norvegese e un italiano. Senza di loro, forse non sarebbe più in vita».