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La strana morte di Fabiola Capresi, investita nel pisano. Sull’asfalto nessun segno di frenata: si indaga per omicidio volontario

22 Dicembre 2024 - 07:55 Stefania Carboni
fabiola capresi
fabiola capresi
Quello che all'inizio sembrava un classico caso di pirata della strada sta diventando tutt'altra cosa: cambia la pista dei carabinieri di Volterra

Non è un pirata della strada la persona che ha investito, uccidendola, Fabiola Capresi, 57 anni, residente nel pisano. La donna sarebbe stata investita volutamente lungo la statale dei Tre Comuni a Montescudaio, nel pisano, con una vettura sparata ad alta velocità. Questa l’ipotesi, riporta oggi Repubblica, dei carabinieri di Volterra, che seguono la pista dell’omicidio volontario. Anche perché non c’è alcun segno di frenata sull’asfalto.

Cosa non quadra nell’investimento di Fabiola Capresi

Inizialmente si era creduto a un incidente stradale. Era arrivato anche l’appello del sindaco di Montescudaio, Loris Caprai, che aveva invitato il pirata a costituirsi. Ma ci sono «elementi strani» spiegano gli inquirenti. Il cadavere della donna presenta profonde ferite in più parti del corpo, tra cui la testa. La donna sarebbe finita probabilmente sul parabrezza della macchina ed è stata sbalzata oltre la carreggiata, per circa tre metri, tra le piante di ulivi. Chi conduceva il mezzo che l’ha investita non ha minimamente frenato. E il delitto sarebbe avvenuto nell’arco di una ventina di minuti, a partire dalle 17.15. A quell’ora non c’è luce e quel giorno, il 17 dicembre scorso, pioveva. Il corpo di Fabiola è stato trovato intorno alle 19.40, a pochi metri dalla statale che la donna percorreva ogni giorno per sport. A far scattare l’allarme su di lei il suo compagno, Gianni Cavallini, che non vedendola rientrare e vedendo che non rispondeva al cellulare ha subito pensato al peggio. A notare il corpo di Fabiola Capresi è stato un passante. La donna aveva la torcia accesa del cellulare, che usava nelle sue camminate. Quella luce ha attirato l’attenzione. Ora gli inquirenti stanno setacciando i circuiti di videosorveglianza della zona. Si cerca un’auto passata da lì in quell’orario e probabilmente danneggiata a un faro e uno specchietto. Fabiola, in quel tratto, aveva un grande spazio per poter camminare. Si stanno sentendo anche amici e familiari, alla ricerca di qualche elemento utile alle indagini.

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