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Migranti, il governo insiste sui centri in Albania: «Continuare con le “soluzioni innovative”». Le opposizioni: «Un miliardo di euro nel cesso»

23 Dicembre 2024 - 16:34 Felice Florio
Un'ora di vertice a Palazzo Chigi per ribadire l'intenzione di investire risorse nelle strutture costruite sull'altra sponda dell'Adriatico, e far ripartire la nave che pattuglia il Mediterraneo

Un’ora scarsa di vertice, a Palazzo Chigi, dove oltre a Giorgia Meloni erano presenti i ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, della Difesa, Guido Crosetto, degli Affari europei, Tommaso Foti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e il consigliere diplomatico della presidente del Consiglio, Fabrizio Saggio. Antonio Tajani, titolare degli Esteri, si è collegato da Pristina. C’è da fare il punto sull’attuazione del protocollo tra Italia e Albania per i centri migranti costruiti dal nostro Paese sull’altra sponda dell’Adriatico. Nonostante i costi dell’operazione si siano rivelati troppo elevati per lo scarso numero di migranti che, potenzialmente, i centri potranno gestire, prevale la convinzione di proseguire sulla strada intrapresa: i membri del governo Meloni sperano che il trasporto dei richiedenti asilo in Albania funga da elemento di deterrenza per le partenze e quindi a gennaio i pattugliamenti da parte della nave Libra (i migranti diretti in Albania non devono essere arrivati prima sul suolo italiano, dice l’Europa) ripartiranno. Nella nota conclusiva dell’incontro diramata da Palazzo Chigi, si legge: «Anche alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha indicato le competenze relative all’individuazione dei Paesi di origine sicura a livello nazionale, il vertice ha ribadito la ferma intenzione di continuare a lavorare, insieme ai partner dell’Unione europea e in linea con le conclusioni del Consiglio europeo dello scorso 19 dicembre, sulle cosiddette “soluzioni innovative” al fenomeno migratorio».

Il vicepremier Tajani, che si trova in visita in Kosovo, ribadisce in una dichiarazione l’impegno «a seguire il percorso che anche l’Unione europea ha riconosciuto, anche all’ultimo Consiglio. Andremo avanti per contrastare i trafficanti di esseri umani, per il rispetto delle norme comunitarie. Le soluzioni innovative sono state apprezzate e vengono apprezzate anche da altri Paesi – conclude -. Abbiamo avuto una sentenza della Corte che conferma la bontà delle scelte del governo. Continueremo a lavorare in questa direzione con grande serenità, con grande serietà». Di senso opposto le affermazioni che arrivano dagli schieramenti dell’opposizione. Per il Movimento 5 stelle, la vicepresidente Chiara Appendino parla esplicitamente di «un miliardo di euro buttati nel cesso sottratti ad esempio alla sanità pubblica». E ancora: «Centinaia di poliziotti piazzati lì – in Albania -che non sono a lavorare nelle nostre stazioni». Il leader di Italia Viva Matteo Renzi, invece, irride direttamente la presidente del Consiglio: «Meloni è stata in visita al villaggio di Babbo Natale in Lapponia e ha detto, dalla Lapponia, che la priorità è far funzionare i centri migranti in Albania. Voi direte: che c’entra la Lapponia con l’Albania? Geograficamente nulla. Ma sicuramente è più facile credere a Babbo Natale che all’utilità dei centri albanesi».

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