Codice della Strada, arriva la diffida al governo dei pazienti in cura con cannabis: «Pronti alla class action se non verrà convocato il tavolo tecnico»
Sono sul piede di guerra i pazienti che si curano con la cannabis e minacciano un’azione legale se non verrà convocato il tavolo tecnico per venire a capo di una delle questioni più contestate del nuovo Codice della Strada. Attualmente nel nuovo testo non c’è alcuna tutela per i pazienti che fanno uso di cannabis terapeutica. Il trattamento loro riservato lo stesso di chiunque, in cura o meno. Se nel corpo vengono rilevate tracce della sostanza stupefacente, anche a giorni dall’assunzione della sostanza psicotropa i cui effetti durano al più poche ore, il conducente pur perfettamente lucido rischia fino a un anno di carcere, 6 mila euro di multa e tre anni senza patente. Una norma su cui sono stati sollevati dubbi di legittimità costituzionale, che intacca i pazienti ancor più degli altri, dato che per loro la cannabis è un farmaco da assumere e regolarmente prescritto.
«Tavolo entro il 20 gennaio»
Così, le principali associazioni di categoria hanno presentato una diffida ai ministeri di Salute, Trasporti e Giustizia. Vi si legge che se il tavolo non verrà convocato entro il 20 gennaio, partirà una class action per danni fisici e morali. L’obiettivo del confronto è valutare deroghe per consentire a chi è in cura di Cbd e Thc di mettersi alla guida da sobri senza temere le conseguenze previste nel testo. Una settimana fa, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha dichiarato che la condizione di ciascun paziente verrà considerata caso per caso.
Il tavolo indetto da Speranza
Una risposta che non soddisfa migliaia di persone in cura per insonnia, casi oncologici, sclerosi multipla, dolori cronici, ansia, depressione, glaucoma, difficoltà motorie e verbali. Salvini aveva annunciato il tavolo tecnico lo scorso 7 dicembre, ma – riporta il Fatto Quotidiano – ne era già stato indetto uno nel 2021 dal ministero della Salute di Roberto Speranza, mai convocato. Intanto, per tutte le vacanze di Natale prevarrà l’incertezza, a discapito di chi dovrà spostarsi in auto.