«Mamma, rispondimi». L’assurda morte di Francesca Ianni uccisa dal crollo di un albero in un parco giochi a Roma
«Mamma, mamma rispondimi». Chi per primo ha raggiunto Francesca Ianni, la donna di 45 anni colpita dal crollo di un albero mentre era seduta su una panchina del parco Livio Labor a Colli Aniene, è stato il suo figlio, di 12 anni. A parlarne è il Messaggero in un pezzo a firma di Alessia Marani e Flaminia Savelli. A pochi metri i suoi fratellini, di 7 e 10 anni. Inutili i soccorsi sulla 45enne, morta sul colpo. Mentre è rimasta ferita gravemente l’amica di Flaminia, Alessia A., docente anche lei come la vittima, seduta come lei su quella panchina. Anche Alessia, come Flaminia insegnante a Bruxelles, era tornata a casa, a Roma, per le ferie di Natale lasciando il King’s College di Londra, dove insegna dal 2007. Ora è ricoverata in condizioni critiche, dopo aver subito un intervento, all’Umberto I di Roma. «Mia sorella sta lottando per sopravvivere», ha dichiarato ieri il fratello Daniele accanto ai genitori. Sulla vicenda del crollo è stata aperta un’inchiesta.
Il giallo del pioppo caduto: «Le radici tagliate per lavori stradali risalenti a più di dieci anni fa»
I residenti della zona di parco Livio denunciano l’incuria: «Tutto il verde viene curato dai cittadini, volontari che cercano di mantenere il verde per i bambini, il muro dell’anfiteatro del parco sta crollando – ha raccontato una residente – addirittura il ponte dove giocano i bambini è solo transennato, ma i ragazzi ci vanno comunque a giocare». Il tronco accanto era stato abbattuto tempo fa su suggerimento dei cittadini. Ieri a Roma ci sono state forti raffiche di vento. Ma il pioppo che ha ucciso la 45enne era da abbattere? Secondo quanto dichiarato dall’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi l’albero era stato soggetto a un’«ispezione visiva» a settembre, la quale non aveva evidenziato «segni di cedimento né problematiche particolari». Ma «dai rilievi effettuati sull’albero a terra si capisce che le radici sono state tagliate presumibilmente in occasione dei lavori stradali risalenti a più di dieci anni fa e una
parte delle stesse radici risulta completamente secca». Una condizione comune, tra l’altro, ai filari vicini. Non rientrava nella black list anche se, con le condizioni di quelle radici finora sconosciute, era un pericolo. Secondo quanto riportato dal Messaggero a novembre 2024, secondo i dati del Campidoglio, sono stati ispezionati oltre 150 mila alberi, mentre 120 mila sono stati potati.
Il ricordo di Francesca Ianni, «amica geniale»
Oggi Repubblica raccoglie le parole degli amici e parenti della donna uccisa dal crollo dell’albero a Colli Aniene. «Francesca era la mia amica geniale», spiegano aggiungendo che «abbiamo capito subito, prima ancora di vedere la foto, che era lei. Ed è incredibile, non ci si può credere». Francesca Ianni era tornata solo venerdì scorso a Roma per passare le vacanze di Natale assieme a tutta la sua famiglia. Si era trasferita da un paio di anni a Bruxelles, insegnava fisica nella Scuola italiana bilingue creata nel 2017 all’interno del Lycée Molière. Con lei aveva portato il marito Iannik, e i tre bambini due maschi oggi di 12 e 10 anni e una femmina, la più piccola di 7 anni, presenti al momento del crollo del pioppo. La laurea alla Sapienza di Roma, poi i concorsi, le cattedre e l’ultima di matematica e fisica all’istituto Croce-Aleramo, dove era animatrice anche dei corsi di formazione. «Francesca era una donna brillante, andava a scuola in autobus, amava camminare, era estroversa, faceva gruppo, creava compagnia», ricorda l’amica «adesso qui c’è rimasto solo silenzio e quei tre bambini da consolare».