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Iran, le autorità di Teheran revocano il divieto di WhatsApp: era soggetto a restrizione da più di due anni

24 Dicembre 2024 - 16:43 Alba Romano
Il provvedimento è stato preso dal Consiglio supremo del cyberspazio, l’organo responsabile della gestione delle questioni informatiche, guidato dal presidente Masoud Pezehkian

L’Iran ha revocato le restrizioni che impedivano di accedere nella Repubblica islamica a WhatsApp e Google Play. Il provvedimento è stato preso dal Consiglio supremo del cyberspazio, l’organo responsabile della gestione delle questioni informatiche, guidato dal presidente Masoud Pezehkian. Le autorità avevano imposto restrizioni drastiche a internet e ai social network, incluso il blocco dell’accesso a Instagram e all’app di messaggistica, già nel 2019, ma inasprendole dopo l’inizio delle proteste scoppiate nel 2022 a seguito della morte di Mahsa Amini. Come affermò l’allora presidente, Ebrahim Raisi, morto in un incidente aereo il 19 maggio scorso, le piattaforme appartenenti a Meta (Instagram e WhatsApp) erano state «all’origine dell’insicurezza nel Paese durante i recenti disordini». I governi autoritari, nel momento in cui si trovano a fronteggiare proteste e rivolte, ricorrono sempre più spesso al blocco di internet e dei social media. All’epoca delle proteste di piazza, Isik Mater – attivista per i diritti digitali e direttrice dell’osservatorio NetBlocks – spiegava sulla Bbc come la rete, le piattaforme di messaggistica e i social rappresentino in Iran uno dei principali strumenti che consente ai manifestanti di «far sentire la propria voce». Anche per questo, i divieti imposti dall’alto vengono spesso – come era accaduto dopo la morte della 22enne – aggirati dagli iraniani esperti di tecnologia.

Foto copertina: ANSA / ABEDIN TAHERKENAREH | Teheran, Iran, 17 novembre 2019

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