L’esercito israeliano entra nei campi palestinesi in Cisgiordania. Prolungato lo stato d’emergenza
Stanotte l’esercito israeliano ha fatto irruzione nei campi occupati della Cisgiordania. Lo riporta al Jazeera, con uomini nel campo profughi di Tulkarem. Sono in corso scontri con combattenti palestinesi nel campo profughi di al-Ein. Segnalati raid israeliani in altre parti del territorio occupato, ad Azzun, a est di Qalqilya, e a Hizma, a nord della Gerusalemme est occupata. Intanto il parlamento monocamerale israeliano (Knesset) ha approvato l’estensione dello stato d’emergenza del Paese fino al 16 dicembre 2025, in conformità con le raccomandazioni del gabinetto di sicurezza. Lo riportano i media locali. Ventinove parlamentari hanno votato a sostegno della risoluzione, sette contro. Lo stato d’emergenza consente al gabinetto di emanare regolamenti scavalcando i parlamentari. Approvato anche un disegno di legge che aumenta il tetto del deficit del Paese al 7,7% del Pil e amplia di 9 miliardi il bilancio 2024 per coprire le spese per la difesa.
Il punto sugli ostaggi in mano ad Hamas
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sostiene che alcuni progressi sono stati compiuti nei negoziati per garantire il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza, a oltre 14 mesi dall’inizio della guerra.Le sue dichiarazioni in parlamento sono arrivate due giorni dopo quelle dei militanti palestinesi che avevano parlato di progressi verso un cessate il fuoco e un accordo. «Tutto quello che stiamo facendo non puoò essere rivelato. Stiamo intraprendendo azioni per riportarli indietro. Desidero dire con cautela che ci sono stati dei progressi e non smetteremo di agire finché non li riporteremo tutti a casa», ha dichiarato Netanyahu aggiungendo «voglio dire alle famiglie degli ostaggi: vi pensiamo e non rinunceremo ai vostri cari, che sono anche i nostri cari».