Ucraina, oltre mille soldati nord coreani mandati al macello: in prima linea, inesperti e preda dei droni. E Kim è pronto a inviarne altri
«Stimiamo che le truppe nordcoreane abbiano subito circa 1.100 perdite», ha sostenuto lo Stato Maggiore sud coreano. Per l’intelligence ucraina il numero sarebbe tre volte superiore. Pyongyang a inizio novembre ha inviato nel Kursk, regione russa in parte occupata dalle milizie di Kiev, circa 12mila soldati. Mosca, sostengono gli 007 di Seul, li starebbe utilizzando come carne da macello in prima linea: li starebbe mandando allo sbaraglio all’attacco nonostante la scarsa esperienza soprattutto nel confronto con i droni kamikaze. Ma il dittatore nord coreano Kim Jong-un sarebbe pronto a un nuovo dispiegamento di uomini e munizioni pur di ottenere da Vladimir Putin sostegni economici e risorse petrolifere.
Gli aiuti da Pyongyang
Come riporta il Corriere, l’occasione per l’annuncio dei nuovi aiuti da Pyongyang potrebbe essere la plenaria del partito unico nord coreano che si terrà entro fine anno. Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato del prossimo dispiegamento di forze della dittatura asiatica: «C’è il rischio che la Corea del Nord invii altre truppe e attrezzature militari». Secondo lo Stato Maggiore di Seul, Kim Jong-un avrebbe dato l’ok all’invio di nuovi battaglioni e droni kamikaze. A questi si aggiungerebbero altre forniture: 20mila container con cinque milioni di proiettili d’artiglieria, lanciarazzi da 240 mm, cento missili balistici Hwasong-11 e artiglieria semovente da 170 mm. Per Kiev circa un terzo dei missili lanciati e il 60% delle munizioni impiegate sarebbero stati realizzati in Corea del Nord.
In copertina: ANSA/US FORZE ARMATE UCRAINA