In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
FACT-CHECKINGCorruzioneEpatiteFranciaSanitàVaccini

La falsa narrazione sul vaccino anti epatite B «ritirato in Francia»

26 Dicembre 2024 - 23:30 David Puente
Non corrisponde al vero che il vaccino sia stato ritirato in Francia

Circola un’immagine dove viene posta sotto accusa l’ex Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin in merito al vaccino anti epatite B della Glaxo. La narrazione riporta lo scandalo dell’ex Ministro De Lorenzo e la tangente che portò all’obbligatorietà del vaccino, rimasta in vigore. Oltre a questo, l’immagine afferma inoltre che il vaccino anti-epatite B della Glaxo sarebbe stato ritirato in Francia a causa di numerosi casi di sclerosi multipla. Questa narrazione risulta infondata e del tutto fuorviante.

Per chi ha fretta

  • La narrazione riguardo l’ex Ministro della Sanità De Lorenzo e la Glaxo risulta corretto.
  • Non risulta corretto il riferimento al caso francese.
  • Il vaccino non venne ritirato nel 1998, ma sospesa la somministrazione nelle scuole.
  • Il vaccino Enferix B risulta tutt’oggi in uso in Francia.

Analisi

L’immagine che circola riporta il seguente testo:

PER NON DIMENTICARE
Il ministro della sanità De Lorenzo venne arrestato per aver intascato una mega tangente da 600 milioni di lire pagata dalla GLAXO S. K. per rendere obbligatoria la vaccinazione contro l’epatite B.

Lo stesso vaccino è stato ritirato dal mercato francese per aver causato numerosi casi di sclerosi multipla risarciti dallo stesso governo. Ma in Italia continuiamo a iniettarlo (Engerix-b) ad adulti e, cosa ancora più grave, obbligatoriamente ai bambini (legge Lorenzin)

Il caso De Lorenzo

Nel 1994, l’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo venne arrestato in relazione a tangenti per circa 9 miliardi di lire ottenute dalle case farmaceutiche tra il 1989 e il 1992. Nel 1991 decise l’obbligatorietà del vaccino contro l’epatite B a seguito di una tangente di 600 milioni di lire ottenuta da Glaxo, produttrice del vaccino. Verrà poi condannato nel 2012 a 5 anni e 5 mesi e al risarcimento allo Stato con una somma superiore ai 5 milioni di euro. Il vaccino rimase comunque obbligatorio.

Il caso francese

Una sentenza francese aveva imputato al vaccino contro l’epatite B l’insorgenza della sclerosi multipla. Questa decisione della magistratura aveva convinto il Ministero della Salute, nel 1998, a sospendere la somministrazione del vaccino nelle scuole. Come riportato da Epicentro (ISS), due studi del 2001 rilevarono l’assenza di una relazione causale tra il vaccino anti epatite B e la sclerosi multipla. Ulteriori meta-analisi del 2017 confermarono ulteriormente questa mancata relazione. Di fatto, il vaccino contro l’epatite B, l’Engerix B della Glaxo, risulta tutt’oggi utilizzato in Francia.

Conclusioni

La narrazione proposta nell’immagine risulta scorretta, proponendo un fatto reale con uno completamente inventato per sostenere una presunta e infondata pericolosità del vaccino contro l’epatite B della Glaxo. Ad oggi, gli studi e la farmacovigilanza non indicano il vaccino pericoloso contro la salute delle persone adulte o bambini.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.

Articoli di FACT-CHECKING più letti
leggi anche