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Le indagini sulla petroliera Eagle S dopo il danno a un cavo sottomarino tra Finlandia ed Estonia: i sospetti sul sabotaggio

26 Dicembre 2024 - 15:21 Ugo Milano
cavo rotto finlandia
cavo rotto finlandia
Nel corso dei sopralluoghi altri 4 cavi sono stati trovati danneggiati nel Baltico

Le forze di polizia finlandesi hanno svolto un sopralluogo sulla petroliera Eagle S, attualmente ancorata nelle acque territoriali della Finlandia, per indagare sulla rottura di un cavo elettrico sottomarino che collega la Finlandia all’Estonia. La nave porta bandiera delle Isole Cook ed era partita da San Pietroburgo con destinazione Port Said in Egitto. Il cavo Eastlink 2, che collega i due Paesi, è stato interrotto nel pomeriggio del 19 dicembre, ma le cause del danno rimangono ancora sconosciute. Le autorità finlandesi, però, non escludono l’ipotesi di un sabotaggio. «Siamo saliti a bordo, abbiamo parlato con diverse persone che lavorano sulla nave e abbiamo raccolto prove. L’inchiesta è in corso e continuerà per diversi giorni», ha dichiarato il capo della sezione Centro criminale nazionale della polizia finlandese, Robin Lardot.

Altri 4 cavi danneggiati

Nelle ultime ore, inoltre, anche altri cavi sottomarini – se ne contano 4 al momento – sono stati danneggiati nel Baltico. Tre di questi collegano la Finlandia e l’Estonia, e uno connette la Finlandia alla Germania. Sono cavi per le telecomunicazioni e l’elettricità. Sebbene la causa dei danni non sia ancora nota, dal ministero dell’economia riferiscono che non dovrebbero esserci impatti diretti sui consumatori. Nelle scorse ore, il presidente della Finlandia, Alexander Stubb, aveva commentato la rottura del cavo di ieri facendo appello su X per sollecitare di eliminare il rischio rappresentato dalla «flotta fantasma di navi russe».

Cosa sappiamo finora

Mercoledì pomeriggio, un cavo elettrico che collega la Finlandia all’Estonia nel Mar Baltico ha subito un’interruzione, l’ultimo di una serie di incidenti che hanno coinvolto cavi di telecomunicazione e infrastrutture energetiche nella regione. Le autorità finlandesi sospettano un possibile sabotaggio e hanno avviato un’indagine sulla petroliera Eagle S, salpata da un porto russo. Il presidente finlandese Alexander Stubb ha sollevato preoccupazioni sulla flotta fantasma di navi russe nel Mar Baltico. Nonostante il danno, l’operatore finlandese Fingrid ha rassicurato che l’incidente non provocherà interruzioni di corrente, e la capacità di riserva in Estonia è sufficiente. Gli incidenti infrastrutturali nel Mar Baltico si sono intensificati dopo l’invasione russa dell’Ucraina, con danni recenti a cavi e gasdotti sottomarini. Le autorità continuano a indagare, con sospetti di sabotaggio.

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