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Amadeus, dal flop di “Chissa chi è” al successo della “Corrida”: «Sono a Discovery per sperimentare». La promessa alla vedova di Corrado

27 Dicembre 2024 - 09:11 Massimo Ferraro
amadeus corrida discovery nove
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Il conduttore, che nell'ultima stagione ha traslocato sul Nove dopo 25 anni in Rai, fa un bilancio dopo 4 mesi: «Sto cercando nuovi format, farò qualche numero zero»

L’inizio zoppicante dell’ex I soliti ignoti, poi l’8% di share sfiorato la notte di Natale. Amadeus è da quattro mesi a Discovery, dopo 25 anni in Rai, e già può trarre un primo bilancio di questa esperienza. Tra errori, correzioni, ritorni, prime volte. A cominciare proprio da Chissa chi è, il nome assunto sul Nove dal programma I soliti ignoti. I numeri bassi hanno imposto alla rete e al conduttore una riflessione. Il gioco serale verrà riproposto da gennaio con alcune modifiche a cominciare dall’orario. «Se mi hanno ferito le critiche? Quando leggevo cose gratuite, sì», ammette a la Repubblica, «erano gli stessi che mi attaccavano anche se facevo il 73% di share, figuriamoci col 3. Si va avanti. Chissà chi è lo ripropongo in prima serata dal 9 gennaio in chiave diversa, per portare allegria e spensieratezza. Il gioco sarà un pretesto, la vincita sarà devoluta all’Airc, l’Associazione della ricerca contro il cancro».

La rivincita con «La Corrida»

Dopo i numeri bassi del suo primo programma sul Nove, Amadeus si è cimentato con il ritorno televisivo de La Corrida, il game-show che fu di Corrado Mantoni. E i risultati gli hanno dato ragione: «Al pubblico è piaciuta e tornerà il prossimo autunno. Sono molto contento, ci tenevo a fare una Corrida particolare e fedele». Il conduttore racconta poi la promessa fatta alla moglie di Corrado. Era una vecchia promessa che ci eravamo fatti con Marina Donato, la vedova di Corrado, tre anni fa. «Mi aveva chiesto se mi sarebbe piaciuto condurla. Stavo facendo il Festival di Sanremo. Le dissi: “Quando finirò, giuro che ci rincontriamo”», e così avvenne, anche se nel frattempo si era spostato sul Nove, «la chiamo: “Marina, non sono in Rai sono sul Nove”. Mi ha detto subito sì. Sono sereno, cerco di fare il massimo per l’azienda dove lavoro, ci metto la passione. Sono andato dritto per la mia strada, lavorando come so fare. È un risultato importante per il Nove, sono felici. Stiamo insieme da quattro mesi, c’è un lavoro lungo da fare». E non mancheranno altre prove e sperimentazioni, ammette. «Sto cercando nuovi format, per l’access time e per la sera. Sono a Discovery per sperimentare, la cosa bella è che non ho sentito nessun tipo di pressione. Farò qualche numero zero, è sempre una sfida», conclude Amadeus.

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