Milano, istituite «zone rosse» fino a marzo per chi è violento o pregiudicato: cosa sono e dove si trovano
A Milano debuttano le «zone rosse» dove per tre mesi – dal 30 dicembre fino al 31 marzo – sarà in vigore il divieto di stazionamento per chi è molesto o ha precedenti per droga, furti, rapine o altri reati che lo rendono un pericolo per la sicurezza pubblica. Il prefetto del capoluogo lombardo, Claudio Sgaraglia, ha firmato oggi, venerdì 27 dicembre, un provvedimento che riguarderà piazza Duomo, le zone della movida della Darsena e dei Navigli e le stazioni di Porta Garibaldi, Rogoredo e Centrale, dove le forze di polizia potranno quindi disporre l’allontanamento immediato di chi è violento, molesto o considerato pericoloso. Il comitato per l’ordine si è concentrato sulle misure in vista di Capodanno, quando in tali zone si prevede la presenza di molte persone con l’idea che servano «interventi mirati» contro «le situazioni di degrado ambientale e di criminalità», si legge nella nota.
Divieto di bottiglie di vetro e lattine a Capodanno
Durante la seduta è stato anche deciso di istituire un presidio di pronto intervento anche sanitario in piazzetta Reale, accanto al Duomo, fra il 31 dicembre e il 1 gennaio, mentre il Comune emanerà una ordinanza che limiterà all’interno della cerchia dei bastioni, dunque in centro, la vendita e la somministrazione di bevande in bottiglie e in contenitori di vetro e lattine e di superalcolici, sia in forma fissa che ambulante.
I dati sulla sicurezza
Stando ai dati sulla sicurezza a Milano, da inizio anno al 20 dicembre sonno calati del 13,5% i delitti, che sono passati da 144.864 a 134.178, e sono aumentati del 17,4% gli arresti (da 6.472 a 7.604 con 29.422 denunciati e oltre un milione e mezzo di controllati in 90 mila servizi di ordine pubblico). I furti sono invece diminuiti del 10%, stando al bilancio presentato durante la seduta di oggi. I numeri della sicurezza, ancora non definitivi, includono anche 2500 espulsioni di stranieri, 520 rimpatri (quasi 160 più dell’anno scorso), il sequestro di cinque tonnellate di droga, otto sgomberi di occupazioni “massive”, un totale di 1380 alloggi popolari occupati recuperati e un aumento degli sgomberi in flagranza. E ancora 29 interdittive antimafia, nove cancellazioni dalla white list (elenchi istituiti presso ogni Prefettura, che hanno come scopo quello di rendere più efficaci i controlli antimafia con riferimento a quelle attività imprenditoriali considerate più a rischio per quanto riguarda le infiltrazioni di carattere mafioso) e cinque misure di prevenzione collaborativa previsti in base al codice antimafia. E oltre a questo l’arresto – nei controlli in vista del Capodanno – sono stati sequestrati oltre 78 mila fuochi artificiali per un peso totale di circa 8 tonnellate con quattro arrestati e 20 denunciati.