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A Caivano non è Natale: salta la tradizionale messa. «Si rischiava qualche incidente». Tensione alle stelle dopo gli sgomberi delle case occupate

27 Dicembre 2024 - 16:17 Ugo Milano
La denuncia di don Patriciello: «Da prete voglio tutelare tutti. Non mandano più i bimbi nell'oratorio e a catechismo». Solidarietà da parte del ministro Crosetto e del prefetto Michele di Bari

Niente messa di Natale al rione Parco Verde di Caivano (Napoli). È lo stesso don Maurizio Patriciello a raccontarlo: «Ci sarebbe potuto essere qualche incidente. Voglio che nessuno si faccia male, da prete devo tutelare tutti», spiega all’Avvenire. Una paura motivata dal clima di tensione che si respira nell’aria in seguito agli sgomberi delle case popolari occupate in maniera abusiva dalla camorra. Le presenze in chiesa sono crollate: «Il dolore più grande sono i bambini, tante famiglie non ce li mandano né all’oratorio, né al catechismo», sottolinea don Patriciello. Un intero quartiere che mal sopporta di essere al centro dei riflettori della giustizia e delle politiche del governo Meloni. Il tutto iniziato con l’inchiesta sulle due minorenni violentate.

Un «Natale triste»

Un «Natale molto triste per noi» aggiunge ancora il prete. Che teme che la comunità possa spaccarsi dopo gli sgomberi di novembre: «Trentasei famiglie sono state mandate via dalle case che occupavano abusivamente, in tutto erano duecentocinquanta le famiglie occupanti. Hanno dovuto lasciare la casa perché avevano problemi con la legge, parliamo di penale». In segno di vicinanza a chi ha dovuto lasciare la casa occupata, la chiesa del Parco Verde ha eliminato ogni decorazione superflua, niente albero e niente fiori: «Quest’anno abbiamo fatto la scelta di non mettere né l’uno né gli altri e lasciare tutto così com’è, nulla oltre il presepe. Per sottolineare con uno stile sobrio la nostra comprensione per le difficoltà di coloro che, comunque, hanno dovuto lasciare la casa». Ma le attenzioni delle autorità hanno raggiunto un primo risultato, lo spaccio è ridotto al minimo se non sparito: «C’erano quattordici punti di spaccio, e in un quartiere piccolo come il Parco Verde, le persone, i bambini, le signorinelle, avevano questo fiato puzzolente sul collo dalla mattina alla sera», rivela il prete.

La solidarietà di Crosetto e del prefetto Michele di Bari

Ancora una volta politica e autorità hanno teso la mano a don Patriciello: «Come ministro della Difesa, esprimo piena solidarietà e sostegno alla sua opera e a tutti coloro che, con coraggio, scelgono la via della legalità. Invito la comunità, soprattutto i cittadini onesti, a reagire insieme: costruire un futuro migliore è possibile solo respingendo le logiche criminali e riscoprendo la forza della dignità e della giustizia», ha scritto su X il ministro della Difesa Guido Crosetto. Gli fa eco il prefetto di Napoli Michele di Bari: «La mancata celebrazione della Santa Messa della Vigilia di Natale nella parrocchia San Paolo Apostolo in Caivano provoca smarrimento e, nel contempo, innesta un moto di solidarietà e vicinanza nei confronti di don Maurizio Patriciello, il parroco di Parco Verde dove recentemente sono state sgomberate trentasei famiglie. È il momento in cui la distinzione tra il bene e il male chiama tutti ad una più incisiva responsabilità e determinazione per assicurare a quel territorio un futuro di dignità. L’impegno delle istituzioni, ad iniziare dal Governo , è totale per affrontare una sfida che deve essere vinta sia per contrastare la camorra sia per superare le criticità nell’ambito sociale».

In copertina: ANSA/CIRO FUSCO I Don Maurizio Patriciello interviene, alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, all’inaugurazione del centro sportivo ristrutturato a Caivano (Napoli), 28 maggio 2024.

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