Usa, Trump chiede alla Corte Suprema di sospendere la legge sul bando a TikTok
Donald Trump torna sulla questione TikTok. Dopo l’apertura dei giorni scorsi, il presidente eletto – che entrerà ufficialmente in carica il 20 gennaio – ha chiesto alla Corte Suprema di sospendere la legge che minaccia il divieto di TikTok negli Stati Uniti a partire dalla vigilia del suo insediamento. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, secondo la quale il Tycoon ritiene che la Suprema Corte debba concedergli tempo «per perseguire una soluzione pacifica» della disputa sulla popolare piattaforma. La legge in questione è stata approvata a fine aprile e controfirmata pochi giorni dopo dal presidente Joe Biden e impone alla cinese ByteDance di trovare un acquirente americano per la piattaforma entro il 19 gennaio 2025. Ammesso che l’acquirente ci sia, da allora scatterebbero i 90 giorni per completare l’operazione. In caso contrario, il popolare social verrà vietato.
Eppure, la società di Pechino non sembra intenzionata a privarsi del gioiello della propria corona, che gli Usa ritengono possa essere uno strumento della Cina per raccogliere indebitamente dati sul conto dei cittadini americani. Lo scorso 6 dicembre si è infatti rivolta alla Corte Suprema per chiedere di rovesciare tale legge. La richiesta alla più alta corte della magistratura federale degli Stati Uniti era arrivata a poche ore dalla sentenza della corte d’appello del District of Columbia (coincidente con il territorio della capitale Washington) che si era schierata con il dipartimento di Giustizia definendo, quindi, costituzionale la misura che riconosce al governo americano l’autorità di vietare il popolare social media per motivi di sicurezza nazionale. Non è la prima volta che Trump si esprime e prende di fatto le difese di TikTok. Nel corso di un evento pubblico a Phoenix, in Arizona, ha affermato: «Forse dobbiamo tenere in giro quella roba ancora per un po’».
Foto copertina: Ansa / Mohammed Badra | Donald Trump a Parigi, 7 dicembre 2024