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Renzi dà del «camerata» a Ignazio La Russa: «Grave che ci sia una legge solo contro uno dell’opposizione, ve ne pentirete» – Video

L'affondo anche contro i tempi contingentati del dibattito: «La presidente Meloni sta violando tutte le regole della democrazia parlamentare»

È stato un intervento molto teso quello di Matteo Renzi in aula questa mattina al Senato, al momento delle dichiarazioni di voto finali prima della fiducia sulla Legge di bilancio. Un intervento critico su tutto l’impianto della Manovra che, tra l’altro, a Palazzo Madama non è stata di fatto discussa, perché sono decaduti sia gli ordini del giorno sia gli emendamenti di maggioranza e opposizione. «La presidente Meloni sta violando tutte le regole della democrazia parlamentare», ha detto Renzi parlando proprio del fatto che la Legge di bilancio sia stata discussa solo da un ramo del Parlamento: «Il 99,7% dei provvedimenti voluti dal governo – ha accusato – sono stati approvati con una sola lettura e questo tema esiste. Da noi va un grazie a Liris per quello che ha fatto (le dimissioni da relatore ndr). Avete messo da parte la madre di tutte le riforme – ha concluso – fate allora la cognata, lo stop al bicameralismo».

La norma anti Renzi

Il passaggio più duro è stato per la cosiddetta norma anti Renzi, che vieta ai parlamentari consulenze in paesi extra europei, obbligando a versare il 100% del guadagno chi dovesse violare la norma: «Da un mese la presidente ha dato mandato ai suoi uffici di studiare una norma contro di me. Ma la norma ad personam non è contro di me. Posso parlare anche gratis alle conferenze. Con la riformulazione notturna di un emendamento, la maggioranza è intervenuta su alcuni senatori e non su altri. E questo costituisce un precedente pericoloso per voi e non per me. Non avete avuto il coraggio di vietare i doppi incarichi a tutti i parlamentari, perché molti della maggioranza lo fanno. Avete invece accettato di votare una norma illiberale, non si fanno le norme per il rancore e l’invidia, avrebbe detto Berlusconi». Non è però mancato un battibecco con il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che segnalava la necessità di contingentare i tempi degli interventi: «Camerata La Russa – è sbottato il senatore toscano – spero che vorrà restituire i tempi delle interruzioni che ho subito», ma il presidente del Senato ha risposto: «Non accetto lezioni. Non c’è stato nessun particolare rumore, non è stato necessario allungare il suo intervento».

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