Salvini e la tentazione di tornare al Viminale nel 2025: «Siamo nelle mani del buon Dio. Ne parlerò a Meloni»
«Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano», canta Antonello Venditti in Amici Mai. E il brano del cantautore sarà rimasto in testa al ministro dell’Infrastrutture Matteo Salvini che oggi, 28 dicembre, ai cronisti davanti al Senato è tornato a parlare di un ipotetico avvicendamento all’Interno con l’attuale responsabile Matteo Piantedosi. «Un mio ritorno al Viminale nel 2025? Siamo tutti nelle mani del buon Dio», ha dichiarato sibillino il leader della Lega. Che ha anche aggiunto: «Il ministro dell’Interno l’ho fatto e penso discretamente. L’assoluzione (nel processo Open Arms, ndr) toglie la scusa alla sinistra che dice che Salvini non può occuparsi di immigrazione e sicurezza. Ho tante cose da portare avanti nel ministero dove sono, ma sicuramente occuparsi della sicurezza degli italiani è qualcosa di bello ed importante. Matteo Piantedosi ha tutta la mia stima e poi ragioneremo sia con Giorgia Meloni che con lui. Uno cha fa il ministro dell’Interno gli rimane dentro per tutta la vita, ovviamente».
Passi di lato e indietro che sintetizza così: «Non si tratta di turnover, questo è un governo che gli italiani apprezzano, che è stabile. Abbiamo l’obiettivo di arrivare fino al 2027, sono assolutamente contento di quello che stiamo facendo. L’avere occupato il ministero dell’Interno con risultati positivi è qualcosa che ricordo con estrema gioia ed estremo orgoglio». Insomma, il capitolo sul suo ritorno al Viminale sarebbe chiuso. Anche perché in merito si è spesa in prima persona, dopo alcune dichiarazioni dello stesso Salvini, la premier durante una conferenza stampa al termine del vertice Nord-Sud di Saariselka, nella Lapponia finlandese. Pure il fedelissimo di Meloni, Giovanbattista Fazzolari – sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma – chiude a un possibile rimpasto: «Non è all’ordine del giorno, non se n’è mai parlato». Ma mai dire mai.
In copertina: I ministri Matteo Salvini, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio nel Tempio Maggiore di Roma, 7 ottobre 2024 (ANSA/Ettore Ferrari)