Il “mistero” dei biscotti Oreo resistenti al fuoco
Sta riscuotendo un certo successo un filmato dove dei biscotti marca Oreo sottoposti a delle fiammate di durata man mano crescente, fino a mezzo minuto di esposizione, senza distruggersi. C’è chi insinua che non brucino affatto per via di ingredienti nocivi e addirittura cancerogeni. Non è affatto così e c’è una spiegazione molto semplice.
Per chi ha fretta:
- Nel filmato in oggetto i biscotti Oreo appaiono apparentemente ignifughi se sottoposti per lungo tempo a delle fiammate.
- C’è chi sospetta la presenza di ingredienti nocivi e persino cancerogeni.
- Il fenomeno in realtà si spiega con la presenza di bicarbonato di sodio unita al fatto che i biscotti sono già cotti e di colore scuro.
Analisi
Il filmato sembra mostrare un fenomeno autentico. I presunti Oreo appaiono praticamente indistruttibili:
Il fenomeno degli Oreo che non bruciano è reale?
Come si spiega il fenomeno dei biscotti Oreo che non bruciano? Leggiamo cosa riporta la collega Satya Priya nella sua analisi per TeluguPost. «Nel verificare se gli Oreo possono sciogliersi quando esposti al calore – spiega Priya -, abbiamo trovato alcuni video e articoli che dimostrano come gli Oreo si sciolgono se esposti a grandi quantità di calore». Nel filmato però la fiamma viene puntata contro la crema all’interno del biscotto, dunque il fenomeno non viene ripetuto fedelmente.
L’esperimento è stato ripetuto in maniera più fedele dall’autore del canale YouTube Forensic Engineering & Failure Analysis, il quale ha spiegato come potrebbe spiegarsi il fenomeno mostrato nella clip in oggetto.
L’autore attribuisce la resistenza al fuoco dei biscotti Oreo alla presenza di bicarbonato di sodio, un comune agente estinguente. L’autore utilizza un bruciatore a elevata temperatura per riscaldare i biscotti, mostrando che questi carbonizzano ma non prendono fuoco. Vengono inoltre testati altri prodotti da forno, confermando il ruolo del bicarbonato di sodio nella resistenza al calore. L’esperimento viene concluso con l’affermazione che il bicarbonato di sodio, presente nei biscotti, agisce come isolante termico, impedendo l’innesco della fiamma.
Il fenomeno è noto come intumescenza. I materiali intumescenti sono generalmente utilizzati nella protezione passiva antincendio, ma si riscontra anche in altri alimenti, come i marshmallow. Per gli Oreo tra chi ha ripetuto l’esperimento c’è chi ironizza proponendo i biscotti come rivestimento per i veicoli di rientro (Sic!).
Originariamente chi diffonde questi filmati sostiene che rivelino come i biscotti Oreo siano cancerogeni. Anche di questo non è stato trovato alcun riscontro.
Conclusioni
Abbiamo visto che non c’è niente di misterioso nelle presunte proprietà ignifughe dei biscotti Oreo. La presenza del bicarbonato di sodio unita al fatto che i biscotti siano già cotti e di colore scuro ha contribuito a generare il fenomeno, che non si spiega con la presenza di sostanze nocive, ancor meno cancerogene, come sostenuto in altre narrazioni.
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