Giallo a Suzzara, ex bidello freddato in garage con tre colpi alla testa: «Era incensurato»
Non ha ancora un movente, né tanto meno un colpevole, l’omicidio di Francesco Capuano, ex bidello ed ex custode dello Stadio San Paolo di Napoli, freddato con tre colpi di pistola in testa lo scorso 23 dicembre. Al momento dell’agguato, il 79enne pensionato si trovava nella sua auto, una Fiat Panda, seduto al posto di guida ancora all’interno del garage. Stava aspettando la figlia, con la quale sarebbe andato a fare la spesa in vista delle festività natalizie. L’omicidio è avvenuto a Suzzara, cittadina del Mantovano, nei garage seminterrati di via Bolcheria. Dal passato dell’uomo per ora non emergono indizi che possano portare a una pista. Capuano era incensurato né sembra che avesse legami con la criminalità. La vittima si era trasferita in Lombardia con la moglie, in passato era stato un collaboratore scolastico in un istituto di Scampia, oltre che custode in quello che ora è lo stadio Diego Armando Maradona. L’autopsia durata 5 ore e svolta il 27 dicembre ha evidenziato solo come i colpi fossero indirizzati alla testa, uno alla tempia e due alle estremità della fronte.
Omicidio Capuano, le indagini sul passato della vittima
Gli investigatori stanno ora setacciando la vita e il passato di Capuano per provare a capire se il delitto può essere legato a sue conoscenze o al suo vecchio mondo lavorativo. Dalle indagini per ora emerge solo come l’assassino o gli assassini conoscessero bene le abitudini della vittima. Quel giorno, come sempre, sarebbe andato a fare la spesa con la figlia. La donna lo ha lasciato solo pochi minuti, quando il 79enne – che aveva problemi di deambulazione – si è reso conto di aver lasciato in casa le sigarette. Tornata in garage, ha trovato l’uomo già accasciato sul volante. La figlia non ha udito gli spari e neanche i vicini di casa, né lì intorno vi sono telecamere di sorveglianza che sarebbero invece potute essere molto utili alle indagini.