Il compleanno sul Mar Rosso, la nuotata al largo: chi era Gianluca Di Gioia, il funzionario Ue azzannato a morte da uno squalo
Si chiamava Gianluca Di Gioia e aveva appena compiuto 48 anni il turista italiano azzannato a morte da uno squalo domenica 29 dicembre al largo di Marsa Alam, in Egitto. Originario di Roma, Di Gioia viveva in Francia, Paese originario della moglie. Con lei ed altri parenti si trovava in un resort della località turistica affacciata sul Mar Rosso con la famiglia. Laureato in Economia e commercio, lavorava da anni per la Commissione europea. Di Gioia era arrivato a Marsa Alam prima di Natale, anche per festeggiare il suo compleanno, che cade il 21 dicembre. Stava nuotando insieme a Peppino Fappani, un odontecnico 69enne originario del cremonese di cui era da amico, quando è stato attaccato da uno squalo di grosse dimensioni: forse, ipotizza il Corriere della Sera, uno squalo tigre. Secondo il ministero dell’Ambiente egiziano, l’animale avrebbe sferrato il suo attacco «in acque profonde al di fuori della zona di balneazione», nel tratto di mare a nord di Marsa Alam. Rimasto ferito, sembra in modo non grave, è ora ricoverato all’ospedale di Port Ghalib. La Farnesina è stata subito informata dalle autorità egiziane dell’incidente e personale diplomatico sta assistendo il sopravvissuto all’agguato dello squalo. Il Governatorato del mar Rosso ha subito chiuso l’area ai bagnanti dalla zona, restrizione in vigore per almeno altri due giorni. Fappani sarebbe intervenuto per cercare di trarre in salvo l’amico.
In copertina: L’ospedale di Port Ghalib dove si trova ricoverato dopo l’attacco Peppino Fappani (Facebook)