Giubileo 2025, si apre la Porta Santa di San Giovanni in Laterano: assente Papa Francesco, al suo posto monsignor Reina
Dopo l’apertura della Porta Santa di San Pietro lo scorso 24 dicembre, che ha dato ufficialmente il via al Giubileo 2025, e quella allestita nel carcere di Rebibbia, è il turno di San Giovanni in Laterano. L’arcibasilica, «mater et caput» di tutte le chiese di Roma e del mondo e residenza papale, ha ospitato i fedeli nell’omonima piazza, riaperta al pubblico da 24 ore dopo gli intensi lavori di rifacimento degli ultimi mesi. Un cantiere da 18mila metri quadrati e 15 milioni di euro di investimento. A battere sulla Porta Santa di San Giovanni, un imponente portone di bronzo a un solo battente di 3 metri e mezzo d’altezza, collocato nella navata di destra e opera dello scultore Gloriano Bodini, non è stato Papa Francesco. Il Pontefice ha preferito affidare l’incarico, simbolico e ricco di significato per i fedeli di tutto il mondo, al 54enne cardinale vicario Baldassarre “Baldo” Reina, siciliano. È stato lui a spalancare il battente della Porta Santa dell’Arcibasilica, alle 10 di mattina di domenica 29 dicembre, dopo aver pronunciato la formula tradizionale: «È questa la porta del Signore. Per essa entrano i giusti».
Giubileo 2025, dopo San Giovanni in Laterano le altre aperture
Accanto a lui, monsignor Rino Fisichella, responsabile dell’organizzazione del Giubileo 2025 – qui le date, gli eventi principali, dove partecipare e come ottenere il perdono – mentre dalle prime file assisteva il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Dopo il silenzio carico d’attesa dei fedeli, hanno iniziato a suonare le campane. E così accadrà anche nelle prossime due basiliche. Papa Francesco non ci sarà, per evitare affaticamenti e rischi legati alle sue condizioni di salute. L’1 gennaio l’apertura della Porta Santa di Santa Maria Maggiore è affidata al neo cardinale di origine lituana Rolandas Makrickas, mentre il 5 gennaio a quella di San Paolo Fuori le Mura penserà il cardinale arciprete statunitense James Harvey.