Milano, aggrediti un tassista e la cliente: la rapina con cacciavite e trapano la vigilia di Natale – Il video
Il tassista accosta, la corsa è finita, la giovane cliente prova a effettuare il pagamento elettronico ma ci sono problemi di connessione. Sono le due di notte della vigilia di Natale. Pochi secondi più tardi due persone a volto coperto e li aggrediscono contemporaneamente. Le immagini sono catturate dalla dash cam del taxi di Oscar, a Milano in via Ceva, condivise dalla pagina Welcome To Favelas. Il primo va dal conducente e apre la portiera, intimandolo di dargli i soldi. Il secondo, con un casco nero calato in testa, sfonda il finestrino di dietro e strattona la ragazza per farsi dare la borsa. Mentre il tassista asseconda il rapinatore, gli chiede di lasciargli almeno i documenti, tra i quali la patente per guidare il taxi. L’uomo inizia a innervosirsi, troppe poche banconote secondo lui, e insieme al complice lo minaccia di morte per farsi dare altro denaro. I due sono armati di cacciavite e trapano. La ragazza dietro prova ad andarsene ma viene bloccata e derubata anche di altri oggetti. Infine il tassista alza la voce per chiudere la questione: «Non ho altri soldi, basta». I rapinatori scappano poi, in moto come erano arrivati.
Questione sicurezza a Milano
Sulla questione sicurezza in città, interviene l’Unione Artigiani. «Noi taxisti a Milano, in particolar modo a cavallo delle festività o delle vacanze, siamo un comodo bancomat per i rapinatori», si sfoga il coordinatore dei tassisti Pietro Gagliardi, «oramai si lavora in uno stato di tensione fortissima: non solo devi affrontare un traffico impazzito ma ogni volta che ti fermi devi controllare che non ci siano balordi pronti ad assalirti, a rubare le valigie o fregarti il telefono se lasci l’abitacolo per assistere i passeggeri. Nei punti più a rischio come nelle stazioni ferroviarie non hai un momento di tregua dall’ansia, di notte come di giorno.Da tempo chiediamo all’amministrazione comunale un tavolo per affrontare le tematiche della sicurezza lungo le linee della metropolitana, dei bus e del trasporto pubblico come quello dei taxi: ad oggi non si muove una foglia».