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I 25 album italiani peggiori del 2024. Benvenuti nel lato oscuro della nostra musica

30 Dicembre 2024 - 06:14 Gabriele Fazio

7 – Tony Effe – Icon

Icon di Tony Effe è un corposo agglomerato di niente, di vuoto cosmico, di fuffa utilizzata per dipingere un immaginario. Parole e marchi sguainati a vanvera, un via vai sfarzoso di nomi della scena rap che regalano due barre e convogliano i propri stream verso il disco, ma che poi altro non fanno che rivelarsi un’inutile collezione di figurine. Non un solo brano di questo album è da ritenersi anche solo lontanamente sufficiente, si orbita in scioltezza tra pezzi mediocri (GTABalenciagaSorry), perlopiù salvati dagli interventi di producer e feat, e pezzi ridicoli (CarraraLap Dance), che ci si stupisce come possano essere stati ritenuti degni di una pubblicazione. In generale poi suonano tutti in maniera identica. Tony Effe si considera un’icona, se lo dice da solo pure nella title track del disco, e mica gli si può dare torto: il ragazzo, dai tempi di quella sciagura musicale della Dark Polo Gang, rappresenta contemporaneamente in maniera esemplare il decadentismo intellettuale dell’odierna musica italiana e una sorta di ben poco subdolo compiacimento nel personificarlo e alimentarlo, come se fosse il paziente zero di questa orrenda malattia che provoca una costante ed ossessiva ricerca della semplicità, prima in chi ascolta la musica (che mica questi si ascoltano da soli, senza pubblico non si canta messa) e poi in chi la fa.