Martina Fumiatti, morta a 9 anni dopo aver mangiato un piatto di gnocchi: riesumata la salma per l’autopsia
La salma di Martina Fumiatti, la bambina di 9 anni morta dopo aver mangiato un piatto di gnocchi in un ristorante del centro commerciale “GranRoma”, nella Capitale, è stata riesumata per l’autopsia. La procura, guidata dal pm Gianfranco Gallo, ha disposto nuovi accertamenti nell’indagine condotta dal Nas dei carabinieri. Passaggio indispensabile per chiarire le cause del decesso. L’obiettivo, scrive Repubblica, è capire se ci sono state «irregolarità nella gestione degli allergeni e nella preparazione degli alimenti». La bambina era allergica al frumento e i genitori, stando al racconto della madre, avevano avvisato il ristorante.
Cosa è accaduto lo scorso 5 dicembre
La tragedia è avvenuta lo scorso 5 dicembre nel locale di un centro commerciale situato nella periferia Est di Roma, dove la bambina aveva ordinato un piatto di gnocchi gluten free. Giusto il tempo di tornare a casa, che Martina ha iniziato a manifestare i sintomi di una grave reazione allergica con violenti spasmi, nausea, vomito e difficoltà respiratorie. I genitori, dopo aver somministrato alla bimba Ventolin (un broncodilatatore) e adrenalina, hanno chiamato i soccorsi. Trasportata d’urgenza prima al policlinico Casilino poi al Gemelli della Capitale, le condizioni di Martina sono subito apparse gravissime. Alle 11 del giorno successivo, 6 dicembre, è stata dichiarata la morte cerebrale.
L’inchiesta
La morte, secondo il referto medico, sarebbe stato causato da «un arresto cardiorespiratorio a sua volta provocato da una grave forma allergica al frumento». Poche ore prima di accusare il malore letale, la bimba era stata sottoposta ad alcune visite mediche ambulatoriali per dei disturbi che aveva accusato ai polmoni e ai bronchi. La procura ha avviato un’indagine, volta a individuare eventuali responsabilità. Da qui la riesumazione della salma, che non era ancora stata tumulata.