‘Ndrangheta, suor Anna Donelli torna libera: il tribunale del riesame revoca gli arresti domiciliari
Il tribunale del riesame di Brescia ha revocato gli arresti domiciliari a suor Anna Donelli, arrestata lo scorso 5 dicembre nell’ambito di un’inchiesta della procura di Brescia sulle attività di un gruppo criminale, forse collegato alla ‘ndrangheta. Suor Anna era accusata di concorso esterno in associazione mafiosa per presunti rapporti con la famiglia Tripodi, considerata ai vertici di un clan della ‘ndrangheta radicato nel bresciano. Secondo l’accusa, la religiosa aveva avuto un ruolo di mediatrice in alcune comunicazioni tra i membri della famiglia. Comunicazioni che avrebbero favorito la pianificazione di strategie per contrastare le attività investigative. «Suor Anna è tornata finalmente libera di aiutare gli altri. Per il processo ci vorranno mesi. Valuteremo sulla base delle motivazioni del giudice come procedere», commentano i suoi legali.
Il volontariato di suor Anna
La religiosa ha dedicato la sua vita al sostegno di detenuti, tossicodipendenti, malati e giovani in difficoltà. Operava come volontaria nelle carceri di Brescia e di San Vittore a Milano, offrendo supporto morale e materiale ai reclusi. Durante l’interrogatorio di garanzia, suor Anna ha respinto ogni accusa, chiarendo la natura del suo operato e negando qualsiasi consapevolezza di favorire attività illecite. Dopo tre settimane di arresti domiciliari, il tribunale del riesame di Brescia ha accolto la richiesta presentata dai suoi legali, revocando la misura cautelare. Le motivazioni ufficiali saranno depositate entro 45 giorni.