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Nuovo Codice della strada, perché non regge la storia della patente ritirata e la Tachipirina assunta due giorni prima

30 Dicembre 2024 - 09:39 David Puente
In caso di falsi positivi al test tossicologico è possibile effettuare una verifica con un test di conferma in laboratorio

Il farmaco noto come Tachipirina è stato al centro di molteplici fake news, soprattutto a seguito della pandemia di Covid-19. Dopo l’introduzione del nuovo Codice della strada, è circolata la presunta notizia di un guidatore che si sarebbe visto ritirare la patente perché risultato positivo al test tossicologico dopo aver assunto il farmaco due giorni prima. Spieghiamo perché questa storia non regge.

Per chi ha fretta

  • Il tempo di “eliminazione” del farmaco nel corpo è ampiamente inferiore ai due giorni.
  • I falsi positivi al test tossicologico possono verificarsi in ogni caso, ma l’importante è richiedere un test di conferma in laboratorio (a carico delle autorità).
  • In caso di falso positivo, la patente può essere sospesa in attesa del test di conferma.
  • Il test di conferma verificherà l’effettiva assunzione, pertanto la Tachipirina non vi costerà la patente e il sequestro dell’auto.

Analisi

La narrazione circola attraverso il titolo di un articolo: «”Ho preso una Tachipirina 2 giorni fa” | Patente ritirata e sequestro del veicolo: trattato al pari di un criminale».

La fonte nota per bufale passate

L’immagine risulta essere lo screenshot di un articolo pubblicato il 24 dicembre 2024 dal sito Motorzoom, già noto per aver diffuso la bufala della multa per gli occhiali da sole, dell’Unione europea che impone il coprifuoco da mezzanotte alle 6 del mattino agli automobilisti e del canone da 50 euro per le targhe. Nell’articolo non viene indicato il luogo e la data del fantomatico controllo, al massimo un esempio generico che rende il virgolettato nel titolo privo di una fonte:

Addirittura, una Tachipirina presa due giorni prima di essersi messi alla guida potrebbe rappresentare un buon motivo per risultare positivi al test stradale, e questo ci potrebbe costare non solo una multa, ma anche il sequestro del mezzo e il ritiro della licenza di guida. Che tu abbia febbre, allergie, dolori muscolo-scheletrici o simili, dunque, resisti. Non prendere neanche una Tachipirina se devi guidare.

L’emivita

In farmacologia, per emivita si intende «il tempo durante il quale si riduce della metà la concentrazione di un farmaco rilevabile all’interno del torrente circolatorio». Secondo quanto riportato nel foglietto illustrativo, l’eliminazione del 90% del farmaco avviene per via urinaria nell’arco di 24 ore, mentre l’emivita è di circa 2 ore. Per queste ragioni, risulta improbabile la narrazione della Tachipirina presa due giorni prima del test.

I falsi positivi

Secondo il Manuale Msd, i test tossicologici potrebbero ottenere dei falsi positivi:

I falsi positivi possono derivare da assunzione di farmaci prescritti e da banco e dal consumo di alcuni alimenti. I semi di papavero possono produrre risultati falsi positivi per gli oppiacei. La pseudoefedrina, gli antidepressivi triciclici, e la quetiapina possono produrre risultati falsi positivi per le anfetamine, e l’ibuprofene può produrre risultati falsi positivi per la marijuana. Con il test della cocaina, che rileva la benzoilecgonina, il metabolita primario, le altre sostanze non causano risultati falsi positivi.

L’analisi di conferma dopo il test

Dal sito del Gruppo Tossicologici Forensi Italiani leggiamo alcune informazioni utili:

Al fine di sanzionare la contravvenzione ex art 187 C.d.S., con rilievo di una positività, è necessaria la presenza della sostanza (principio attivo) nel sangue o nella saliva (ultrafiltrato del sangue). Il tempo di rilevabilità in queste matrici biologiche è di alcune ore, a seconda della sostanza

Risulta difficile che l’assunzione della Tachipirina possa rientrare in questo ambito, soprattutto se assunta dopo due giorni come riporta la narrazione. Ma andiamo avanti:

La sanzione si può comminare solo a seguito di analisi di conferma effettuate sul campione di sangue o di saliva, che identificano con certezza la sostanza presente nel campione biologico e la sua quantità, escludendo qualsiasi possibilità di risultati falsi positivi dovuti, ad esempio, ad altri farmaci non stupefacenti. È però prevista la sospensione cautelativa della patente in caso di non negatività alle analisi di screening effettuate sul fluido orale con test on-site fino all’esito dell’analisi di conferma, che deve essere eseguita entro 10 giorni.

Mettiamo il caso che ci sia un esito positivo al test per qualsiasi sostanza, quest’ultimo non basta per il ritiro della patente. Il guidatore ha la possibilità di effettuare un’analisi di conferma, più preciso dei test rapidi, il quale identifica con certezza la sostanza. In quel caso, le sostanze contenute nella Tachipirina non verrebbero considerate valide per la sanzione. Il test di conferma è a carico dell’autorità che ha disposto il controllo.

Alcuni consigli

Sul sito Laleggepertutti.it è presente una breve guida in caso di controllo:

  • comunicare agli agenti di aver assunto farmaci (anche Tachipirina e Brufen).
  • in caso di test positivo chiederne uno di conferma in laboratorio.

Conclusioni

Contrariamente a quanto “suggerito” dal sito Motorzoom, noto per aver diffuso notizie infondate, potete assumere farmaci da banco come la Tachipirina senza rischiare di veder ritirata la patente. Falsi positivi ai test tossicologici possono accadere anche senza aver assunto tale farmaco, per questo motivo esistono i test di conferma che possono verificare l’effettiva assunzione. Infine, la narrazione del test positivo avendo assunto il medicinale due giorni prima risulta priva di fondamento.

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