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Pupo e quella cena da 5.500 euro offerta a Tony Effe: «Mi disse “quando diventerò ricco e famoso ricambierò”, il momento è arrivato»

30 Dicembre 2024 - 15:24 Gabriele Fazio
La cena è avvenuta nel ristorante di Alessandro Borghese. Presenti anche Giuseppe Cruciani e Fabio Rovazzi: «Aspettiamo Sanremo, poi voglio caviale e fiumi di champagne»

Pupo grande amatore, delle donne e del gioco d’azzardo, anche se ormai gli eccessi, su entrambi i fronti, si sono decisamente attenuati. Certo, lui che perde 130 milioni di lire in 3 secondi nel 1983 a Saint Vincent, a chemin de fer, o lui che riesce ad instaurare un lungo e solidissimo ménage a trois con la moglie Anna e con la compagna Patrizia (50 anni di matrimonio con la prima, 35 di relazione con la seconda), fa assumere al personaggio tonalità quasi epiche. Un pò come il suo legame con la Russia, lì dove è letteralmente osannato, dove canzoni come Su di noi, Forse, Gelato al cioccolato e Firenze Santa Maria Novella, forti di un approccio melodico semplice così gradito ai popoli dell’est Europa, vengono cantate con la foga dell’inno nazionale. Tanto che quando Pupo si è recato a Mosca per la registrazione di uno speciale intitolato Pupo and friends all’interno del Teatro del Cremlino, l’ha definito «Il mio modesto contributo per la pace». Un legame che negli anni gli ha procurato non pochi grattacapi, come quando un paio di settimane fa è tornato a Mosca per presentare il suo ultimo singolo, Insieme, a Russia 1, primo canale della Tv di Stato russa, e qualcuno gli ha imputato una certa insensibilità alle azioni militari sovietiche. Ma lui, lo ha confessato al Corriere della Sera in una recente intervista, è «totalmente insensibile alle critiche e agli elogi, ai fallimenti e ai successi, resto freddo», per questo non ha mai tagliato i ponti con un paese che, a dispetto della politica estera degli ultimi anni, tante soddisfazioni, economiche e artistiche, gli ha permesso di togliersi. Sempre specificando di non conoscere Putin e non essere suo amico.

Quel poker con Morandi e quella cena con Tony Effe

Certo però ne avrebbe da raccontare Pupo di avventure con i suoi amici, come quella volta che lui e Gianni Morandi giocarono per otto ore filate a poker su un volo Roma-New York e perse con il collega bolognese un milione di lire. Una rivincita per quando si accordò con Morandi per la vendita di una villa ad un prezzo, salvo poi tirarsi indietro per accettare una più sostanziosa offerta. Pupo di denaro ne ha perso tanto nella sua vita e non ne ha mai fatto mistero, «solo di cene per gli amici ho speso 3 milioni di euro» ha dichiarato ancora al Corriere. Una cifra esagerata? Può darsi, ma sta di fatto che una cena ultimamente Pupo l’ha raccontata al Quotidiano Nazionale ed è evidente che non si tratta di una persona ingenerosa con i propri amici. «Niente di scandaloso visto il consumo industriale di tartufo e di champagne che ci fu», il riferimento di Pupo è al conto presentatogli da Alessandro Borghese alla fine di una cena di qualche anno fa con altre undici persone. Tra queste anche Giuseppe Cruciani, Fabio Rovazzi e i ragazzi della Dark Polo Gang, trap band della quale ai tempi faceva parte anche Tony Effe (gli altri tre erano Wayne Santana, Pyrex e Side Baby). 5.500 euro, tanto sarebbe costata ad Enzo Ghinazzi, così all’anagrafe, una ricca cena da uno dei ristoratori più noti d’Italia, specie per il suo programma 4 Ristoranti, arrivato quest’anno alla decima edizione. «Pupo, sei davvero un grande. Appena diventerò famoso e farò i soldi, ricambierò volentieri l’invito», così Nicolò Rapisarda (vero nome di Tony Effe) si sarebbe congedato dal cantautore toscano a fine serata. «Eccoci Tony – dice Pupo – il momento è arrivato. Aspettiamo che il Festival finisca e poi tartufo a volontà e fiumi di champagne. Festeggeremo il tuo successo». Prima di esordire sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, Tony Effe, quest’anno tra gli artisti più ascoltati in Italia anche grazie al successo del suo Icon (3 dischi di platino al momento), dovrà chiudere la questione Capodanno con il suo concerto al PalaEur, organizzato dopo la cancellazione da parte del Comune di Roma del suo nome tra gli ospiti del Capodanno al Circo Massimo.

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