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Il Tar del Lazio sospende il tariffario per le cure garantite ai cittadini dal Servizio sanitario nazionale

30 Dicembre 2024 - 20:31 Alba Romano
sciopero medici infermieri mercoledì 20 novembre
sciopero medici infermieri mercoledì 20 novembre
I giudici hanno accolto il ricorso presentato da centinaia di strutture accreditate. Uno stop, fino al 28 gennaio, che rischia di allungare i tempi per poter accedere alle nuove prestazioni

Il Tar del Lazio ha sospeso fino al 28 gennaio il decreto con cui il ministero della Salute, guidato da Orazio Schillaci, ha emanato il tariffario per le cure e le prestazioni garantite ai cittadini dal Servizio Sanitario Nazionale (SNN), gratuitamente o con il pagamento di un ticket. L’entrata in vigore era prevista per oggi 30 dicembre, ma il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso proposto da centinaia di strutture accreditate e dalle associazioni di categoria e ha così rinviato di un mese l’efficacia. «Siamo convinti tra l’altro – spiegano gli avvocati Giuseppe Barone e Antonella Blasi, patrocinatori dei ricorrenti – che il Decreto violi i principi costituzionali di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione». Per i legali «le tariffe non tengono conto dell’incremento dei costi e delle difficoltà operative causate dalla pandemia e dalla crisi economica. L’istruttoria che ha condotto all’approvazione delle tariffe è risultata inoltre incompleta e lacunosa. Non è stata garantita una rappresentazione adeguata dei costi reali e delle esigenze delle strutture sanitarie accreditate». Inoltre, secondo il giudice amministrativo «il nuovo decreto tariffe è stato adottato dopo oltre 20 anni dai precedenti nomenclatori, delineando così l’insussistenza dell’urgenza», e ha quindi ritenuto che «devono ritenersi presenti i profili dedotti in punto di danno». Da ciò l’accoglimento della richiesta di sospensione il provvedimento ministeriale, con fissazione dell’udienza del 28 gennaio prossimo per la trattazione collegiale del ricorso in camera di consiglio.

Lo stop alle nuove prestazioni: dall’endometriosi alla celiachia

Uno stop a sorpresa che rischia, dunque, di allungare ulteriormente i tempi per poter accedere alle nuove prestazioni. Il decreto contiene il nomenclatore e il rinnovamento dei Lea (Livelli Essenziali d’Assistenza), tutti quei servizi che il SNN è tenuto a fornire ai cittadini in modo gratuito, che erano fermi al 2017. L’aggiornamento è avvenuto dopo 28 anni, con la revisione di oltre tremila prestazioni e un investimento complessivo di 550 milioni di euro. Dall’endometriosi ai disturbi alimentari, dalla celiachia alle prestazioni procreazione medicalmente assistita, patologie troppo a lungo sottovalutate dalla rete di cura nazionale. E poi ancora apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando, arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

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