Capodanno, boom di navette per cene e feste «alcoliche» col nuovo Codice della Strada. Gli Ncc di Roma: «Lavoreremo come pazzi»
Le nuove regole sui monopattini e sul consumo di cannabis non sono gli unici punti controversi del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore lo scorso 14 dicembre. Ciò che da settimane tormenta i ristoratori sono le pesanti sanzioni introdotte per chi guida in stato di ebbrezza, che – stando a quanto raccontato da alcuni esponenti della categoria – starebbero convincendo sempre più clienti a smettere di bere, o per lo meno a farlo con molta più moderazione. «Il nuovo codice della strada non cambia i limiti consentiti per il consumo di alcol», ha ribadito oggi il ministero dei Trasporti. Secondo il dicastero guidato da Matteo Salvini, è stata creata «una campagna mediatica» che dà spazio «a immotivate preoccupazioni». Per questo, si legge nella nota diffusa in giornata, «il Mit sta anche valutando denunce per procurato allarme».
Cosa prevede il nuovo Codice della strada
Il nuovo Codice della Strada, in effetti, non ha introdotto alcuna modifica sui limiti consentiti per il consumo di alcol. A cambiare, semmai, sono le multe, diventate decisamente più salate. Il tasso alcolemico massimo consentito resta di 0,5 grammi per litro di alcool nel sangue, ad eccezione dei neopatentati per cui rimane a zero.
- Con un valore da 0.51 a 0.80 g/L si rischia una multa compresa tra 573 e 2170 euro (€) e la sospensione della patente per un periodo variabile da 3 a 6 mesi.
- Con un valore da 0.81 a 1.50 g/L si rischia una multa compresa tra 800 e 3200 € e può scattare l’arresto fino a 6 mesi, con sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
- Con un valore superiore a 1.51 g/L la multa è compresa tra i 1500 e i 6000 €, mentre la sospensione della patente va da 1 a 2 anni e l’arresto da 6 mesi a 1 anno.
Le strategie dei ristoratori per «salvare» Capodanno
L’entità di queste sanzioni sta scoraggiando diverse persone a bere anche solo un bicchiere di vino prima di mettersi alla guida. E così, in vista della notte di Capodanno, i ristoratori hanno deciso di arrangiarsi con alcuni escamotage per non perdere clienti e permettere a tutti di brindare all’inizio del 2025 senza preoccupazioni. L’Uva e il Malto, noto ristorante di Grosseto, ha optato per l’acquisto di kit monouso per la rilevazione del tasso alcolemico – riporta MaremmaOggi – ma sta anche pensando di proporre ad alcuni colleghi ristoratori di predisporre un autista comune per riaccompagnare a casa i clienti di alcuni locali della zona. Anche in Veneto, come ripora il Gazzettino, alcuni locali hanno organizzato navette o Ncc per il trasporto da casa al locale (e viceversa) per i clienti che hanno prenotato un tavolo per la Notte di San Silvestro.
Gli Ncc di Roma a Open: «Lavoreremo come pazzi»
A confermare che il “combinato disposto” dell’arrivo del 2025 e del nuovo Codice della Strada ha fatto impazzire la richiesta di navette e simili servizi privati è il coordinatore del gruppo Ncc di Roma. «Sì, stanotte lavoreremo tutti a un ritmo devastante, perché le norme Salvini non ci consentono di respirare un secondo», dice il referente romano a Open. «Ci siamo coordinati con tutti i gruppi di colleghi per cercare di incastrare accompagno e prelievo di tutti i clienti che ce lo hanno chiesto. Chi può userà van e pulmini per prenderne un gruppo più consistente. Anche alcuni ristoratori hanno provato ad affittarci per la serata», confida ancora. Ma per la Notte di San Silvestro la soluzione non appare conveniente, anche perché gli autisti già scoppiano di lavoro. Poi, se la richiesta dovesse proseguire, «vedremo», conclude il coordinatore degli Ncc romani.
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