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Trenta amici a cena, stappate le migliori bottiglie ma nessuno ha voluto il vino per paura del nuovo Codice. Il produttore scrive a Salvini: «Ripensaci»

31 Dicembre 2024 - 09:23 Massimo Ferraro
matteo salvini codice della strada vino
matteo salvini codice della strada vino
La lettera al ministro di Lucio Pistillo, dell'Antica Cantina di San Severo, dopo l'inasprimento delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza: «Cancellati millenni di storia conviviale»

Una cena tra amici con vino e spumante eccellente a tavola e i convitati che si limitano a riempirsi i bicchieri di acqua. È la scena descritta con desolazione da Lucio Pistillo, presidente della cooperativa Antica Cantina di San Severo, in una lettera pubblica al Giornale indirizzata al ministro dei Trasporti Matteo Salvini. La colpa della morigeratezza degli ospiti? Il nuovo codice della strada e le pene inasprite per chi viene beccato al volante con un tasso d’alcol superiore ai limiti. «Ministro Salvini, per la vigilia di Natale avevo 30 invitati a casa. Mi sono preoccupato di scegliere il miglior vino San Severo Dop della nostra cantina e ho comprato da un amico lo spumante classico prodotto on le uve ottenute dai vigneti di questo territorio al nord della Puglia», scrive il produttore di vino, «purtroppo i miei ospiti, dovendo utilizzare l’auto per il rientro dopo il cenone, hanno bevuto solo acqua per timore delle gravi sanzioni previste per chi beve un bicchiere di vino e una coppa di spumante. Signor Ministro, davvero lei pensa che le cause degli incidenti siano imputabili al vino, se bevuto moderatamente?». Pistillo lancia l’allarme: «Il nuovo codice stradale in un sol colpo cancella millenni di storia conviviale e mette in serio rischio migliaia di posti di lavoro».

L’allarme del produttore di vino

Secondo Pistillo, è in corso una demonizzazione del vino a vantaggio di altre bevande alcoliche, iniziata nei programmi tv e ora cavalcata anche dal codice della strada. «Ho sempre ascoltato il tg che parla delle stragi di giovani del sabato sera, ma non ho mai sentito parlare di stragi dopo un pranzo al ristorante», aggiunge Pistillo, che poi tira dentro anche Zaia e la tradizione vinicola del Veneto, e le opere di Verdi, «la nuova legge demonizza il vino e poco importa se ristoratori, agenti, aziende vinicole, contadini e tutto l’indotto saltano in aria. Un bicchiere di vino non mina la sicurezza stradale! La prego, da buon Ministro, consideri le conseguenze!».

Foto di repertorio: ANSA/FILIPPO VENEZIA | Matteo Salvini alla manifestazione Vinitaly di Verona, 15 aprile 2018

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