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Lo chef star Giorgione: «Col nuovo Codice della strada vendita vino ridotta di due terzi». I clienti? «Comprano una bottiglia in 18, clima pesantino»

31 Dicembre 2024 - 18:36 Franco Bechis
Nel suo ristorante di Montefalco, in Umbria, crollato il consumo di Sagrantino, che è un po’ più alcolico: «Attenti che gli italiani sopportano tutto, ma su cibo e vino no…»

Al ristorante? «Non mi posso lamentare, è tutto prenotato fino ad ottobre del prossimo anno. Però sì, il nuovo Codice della strada si fa sentire, e al massimo prendono una bottiglia di vino in 18». Giorgio Barchiesi è uno degli chef tv più noti di Italia, la prima vera star del canale del Gambero Rosso ed è anche un “influencer del cibo” su Instagram, dove tutti lo conoscono con il nome d’arte “Giorgione ortoecucina”. Ha più di un ristorante gestito con famigliari e amici, e quello più noto è “Alla via di mezzo” di Montefalco, in Umbria, nel territorio noto soprattutto per un vino conosciuto da secoli, Il Sagrantino. Come spiega ad Open nel pomeriggio di vigilia del Capodanno anche l’affezionata clientela di Giorgione ha paura del nuovo codice della strada.

In pochi giorni il consumo del vino al ristorante si è ridotto di due terzi

«Il problema vero», spiega lo chef, «è che il vino inizia a non vendersi più. In pochi giorni il consumo e quindi per noi la vendita di vino si è più che dimezzata: si è tri-mezzata. O non bevono o appunto prendono una sola bottiglia in 18». Per altro secondo Giorgione la paura del ritiro della patente ha colpito soprattutto «i vini buoni, e per noi proprio il Sagrantino che ha una gradazione alcolica più elevata. Hanno paura di prendersi qualche legnata e non posso proprio dare loro torto». Giorgione spiega che questa «è stata la reazione immediata, ma non so se durerà di più o se poi l’effetto psicologico di questi giorni si stempererà».

Si è creato un clima «pesantino», e attenzione perché gli italiani sul cibo e sul vino…

Alcuni ristoratori hanno iniziato ad organizzarsi nelle grandi città pensando a servizi speciali di “accompagno” da inserire nel menù a un prezzo concordato. «Ma da noi a Montefalco», continua la star tv del Gambero rosso, «si viene spesso da lontano con la propria auto, impensabile organizzare un servizio per questa clientela. Certo uno della compagnia non beve per guidare, ma anche gli altri bevono poco dovessero dare il cambio alla guida per qualsiasi ragione. Si è creato certamente un clima pesantino, e mi spiace perché la mia vita è legata al cibo e al buon bere al di là delle prenotazioni al mio ristorante di cui non possono proprio lamentarmi». Giorgione comunque mette in guardia la clientela: «Ricordo a tutti che se si beve poi non ci si può mettere alla guida. E magari suggerisco di bere quel bicchiere all’inizio del pasto, in modo che sia possibile smaltirlo prima di rimettersi in viaggio. Un goccetto per uno non fa male a nessuno. Un bicchiere per uno nemmeno, due probabilmente inizia a diventare un problema. Vedo che c’è grande paura, ma anche un po’ di esagerazione. Però attenzione perché al popolo italiano puoi fare passare provvedimenti restrittivi quando necessari. Ma se lo prendi sul cibo e sul vino…»

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