Gaza, raid israeliani sul campo profughi a Capodanno: 17 morti. Ucciso il comandante di Hamas che ha guidato l’attacco al kibbutz Nir Oz
I palestinesi del campo profughi di al-Bureij e della città di Jabalia, nella Striscia di Gaza, si sono svegliati all’alba del 1° gennaio 2025 con due raid aerei israeliani. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, il bilancio attuale è di almeno 17 morti. Un corrispondente dell’agenzia riferisce che i caccia israeliani avrebbero colpito una casa a Jabalia, causando la morte di almeno 15 civili, e hanno bombardato un’altra abitazione nel campo profughi di al-Bureij, uccidendo altri due civili. Gli attacchi israeliani sono stati preceduti dal lancio di due razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele durante la notte. Prima dei raid, le forze di difesa israeliane (Idf) avevano diramato un avviso di evacuazione per i residenti di al-Bureij. «Le organizzazioni terroristiche stanno di nuovo lanciando razzi da quest’area: per la vostra sicurezza, spostatevi immediatamente nella zona umanitaria», aveva dichiarato un portavoce militare in lingua araba. Nel frattempo, l’Idf ha annunciato che è morto, in un attacco aereo nella parte occidentale di Khan Yunis, il comandante della forza d’élite Nukhba di Hamas, Abd al-Hadi Sabah. Il comandante era ritenuto responsabile di aver guidato l’attacco al kibbutz Nir Oz il 7 ottobre 2023 e altre operazioni militari durante il conflitto.