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Neonato morto nella culla termica a Bari, i sospetti sul blackout nei giorni precedenti. Il parroco: «Una settimana fa siamo rimasti senza corrente»

03 Gennaio 2025 - 17:50 Ugo Milano
neonato culla termica
neonato culla termica
Le indagini proseguono per capire cosa abbia impedito a chi era nella chiesa di accorgersi che qualcuno aveva lasciato un bimbo nell'incubatrice

Potrebbero essere stati dei blackout la scorsa settimana a provocare il malfunzionamento della culla termina nella chiesa di Bari e la morte del neonato trovato senza vita lo scorso 2 gennaio. Mentre le indagini sono ancora in corso, ad avanzare l’ipotesi è Don Marco Simone, in questi giorni al lavoro nella chiesa di San Giovanni Battista. «Una settimana fa siamo stati senza corrente. L’Enel è intervenuta, ma ci hanno avvisato che sarebbero tornati per completare i lavori che stanno facendo da qualche giorno», ha ricordato don Marco Simone. Il parroco ipotizza che siano state le basse temperature a uccidere il piccolo. I testimoni avevano affermato che la culla al momento del ritrovamento era fredda. «Avevo celebrato un funerale. Ho visto il trambusto e il bimbo avvolto in una coperta. Siamo dispiaciuti, altre volte la culla ha salvato bambini». Secondo il prete ordinario della chiesa, a mancare è stato l’avviso che arriva sul telefono del parroco quando un bambino viene lasciato nella culla. Lo ha spiegato lui stesso, don Antonio Ruccia. Nel frattempo, la culla e il vano in cui questa è custodita rimangono sequestrati, mentre l’autopsia sul corpicino del bambino prevista per oggi è stata rinviata.

Immagine di copertina: ANSA / Donato Fasano

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