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Cecilia Sala in carcere a Teheran, l’appello dei genitori: «Fase molto delicata, chiediamo il silenzio stampa»

03 Gennaio 2025 - 15:16 Massimo Ferraro
cecilia sala arresto genitori silenzio stampa comunicato
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La richiesta della madre Elisabetta Vernoni e del padre Renato Sala in un comunicato condiviso con i media. La figlia è detenuta da 16 giorni a Evin

Oltre due settimane dopo l’arresto di Cecilia Sala a Teheran, con accuse ancora generiche per «violazione delle leggi della Repubblica Islamica», e a una settimana da quando la notizia è stata resa pubblica, i genitori della giornalista hanno diffuso un comunicato in cui invitano al silenzio stampa sulla vicenda per facilitare una rapida risoluzione. «La fase a cui siamo arrivati è molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione», si legge nel testo condiviso con i media, «per questo abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa. Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare nell’evitare di divulgare notizie sensibili e delicate». Il documento arriva il giorno dopo il vertice d’urgenza a Palazzo Chigi convocato da Giorgia Meloni e l’incontro con la madre, Elisabetta Vernoni. Accogliendo la richiesta dei genitori di Sala, i Radicali hanno annullato la manifestazione indetta per lunedì 6 gennaio davanti all’ambasciata iraniana.

Il testo integrale del documento

«La situazione di nostra figlia, Cecilia Sala, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante. Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione. In questi giorni abbiamo sentito l’affetto, l’attenzione e la solidarietà delle italiane e degli italiani e del mondo dell’informazione e siamo molto grati per tutto quello che si sta facendo. La fase a cui siamo arrivati è, però, molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione. Per questo abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa. Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare accogliendo questa nostra richiesta».

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